PAOLO BARBIERI (KARL MARX-LA PRINCIPESSA DEL SOGNO ED.
LA VITA FELICE, PP 194, € 14,50) Sembrava destinato all'oblio invece da tempo sono ripresi gli studi su Karl Marx in Italia ma anche in Germania, in Francia, in Inghilterra e, può sembrare strano, negli Stati Uniti.
Un
interesse anche attraverso la cinematografia con il recente
'Miss Marx' di Susanna Nicchiarelli su Eleanor, figlia del
filosofo di Treviri, nato il 5 maggio del 1818. In occasione
dell'anniversario della nascita esce anche il libro curato dal
giornalista e scrittore Paolo Barbieri, 'La principessa del
sogno', raccolta di poesie scritte negli anni dell'università.
Un aspetto poco conosciuto dell'autore del "Capitale" dei
"Gundrisse", del "Manifesto del Partito Comunista" e di tante
altre impegnative opere filosofiche.
In realtà Marx è stato un grande appassionato di poesia e di
letteratura. Durante gli anni dell'università si iscrisse ad un
circolo poetico e compose più quaderni di poesie, molte dedicate
alla futura moglie, Jenny von Westphalen, che divenne sua
compagna di lotta politica e di cui Marx era follemente
innamorato. La chiamava "principessa del sogno" (da qui il
titolo del libro) e "reginetta del ballo". Nella lunga
prefazione Paolo Barbieri spiega che i tentativi letterari del
giovane Marx comprendono tre quaderni di poesie, del 1936, per
la moglie, e un quarto, dove ci sono anche le uniche due
pubblicate da Marx, Il suonatore e Amore notturno, del 1937,
dedicato al padre. Poesie di stile romantico dove oltre
all'amore ci sono quei temi classici dello "Sturm und Drang". Il
libro è anche arricchito da numerosi epigrammi del giovane Marx
in cui già è possibile leggere lo spessore del suo pensiero e,
in particolare, il suo approccio alla filosofia di Hegel e la
polemica con il grande filosofo.
"Analizzando l'intera opera di Marx - scrive Paolo Barbieri -
si scoprono numerosissime citazioni letterarie. Solo nel primo
volume del "Capitale" tra gli autori citati ci sono Shakespeare,
Goethe, Voltaire, Omero, Balzac, Dante, Schiller, Sofocle,
Aristotele, Platone, Senofonte, Cervantes, Dryden, Heine,
Virgilio, Giovenale, Orazio, accanto ad una caterva di allusioni
ai romanzi dell'orrore, la letteratura romantica, ballate,
canzoni, miti e proverbi della sua epoca".
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