MIRIAM MAFAI, PANE NERO. DONNE E VITA
QUOTIDIANA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE (BUR RIZZOLI, PP 320,
EURO 15,00)
Torna in libreria, a dieci anni dalla morte di Miriam Mafai,
avvenuta il 9 aprile 2012 a Roma, 'Pane nero', un libro
fondamentale e purtroppo attuale per capire il ruolo delle donne
durante la seconda guerra mondiale e per comprendere cos'è la
guerra per chi la vive. Pubblicato nella Bur Rizzoli Classici,
il volume esce il 12 aprile con la prefazione di Annalisa
Cuzzocrea. "Se qualcuno verrà a chiedervi cos'è la guerra, anche
adesso che è tornata in Europa come mai avremmo creduto potesse
accadere di nuovo, leggetegli Pane nero" scrive la Cuzzocrea.
Quando la sera del 10 giugno 1940 Mussolini annunciò
all'Italia l'entrata in guerra, nessuno poteva prevedere ciò a
cui si stava andando incontro. Quello che doveva essere un
"conflitto lampo" durò invece cinque lunghissimi anni, durante i
quali le donne assunsero un ruolo di primo piano, combattendo
contro la fame, le bombe e la fatica di una guerra
interminabile. Con la forza evocativa di un maestro neorealista,
la Mafai ricostruisce la vita quotidiana di questo esercito di
donne, raccontando un'epopea che ha come scenario le città
bombardate e le campagne percorse dalle fanterie di tutti gli
eserciti e per protagoniste le donne, diventate capofamiglia e
uniche vincitrici di un conflitto perduto.
Giornalista, scrittrice e politica italiana, la Mafai, nata a
Firenze il 2 febbraio 1926, dopo l'8 settembre 1943 ha
partecipato alla Resistenza e nel dopoguerra ha ricoperto
numerosi incarichi politici. E' stata tra i fondatori di
'Repubblica' ed autrice di numerosi saggi tra i quali Il lungo
freddo. Storia di Bruno Pontecorvo, lo scienziato che scelse
l'Urss (1992) e l'autobiografa Una vita, quasi due (2012),
disponibili in Bur.
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