Rarità come il "Varon Milanes" di
Giovanni Capis (1606), esistente in pochissimi esemplari, un
dizionario etimologico del lessico milanese sull'origine latina
e greca del dialetto meneghino, o come la "Storia genuina del
Cenacolo insigne dipinto da Leonardo da Vinci" pubblicata da
padre Domenico Pino, prima monografia del 1796; prime edizioni
del '900, da quelle di Eugenio Montale "Ossi di seppia" e
"Finisterre", stampato in 200 esemplari, di cui 150 numerati, a
"Il Dottor Zivago" di Boris L. Pasternak, fino a tutte le opere
di Dino Buzzati, nei 50 anni dalla scomparsa. E ancora, opere
preziose come il Manoscritto "Il pubblico e l'artista" di
Fortunato Depero e l'intera collana di libri "I satelliti"
ideata da Bruno Munari per Bompiani. Sono solo alcune delle
"chicche" per bibliofili, esperti, collezionisti e appassionati
della carta stampata che si potranno ammirare alla quinta
edizione del "Salone della Cultura", in programma a Milano il 20
e il 21 novembre. Il Salone, che si svolgerà al Superstudio Maxi
in Via Moncucco, presenta un'ampia scelta di opere rare, libri
esauriti, introvabili, preziosi o d'artista, prime edizioni,
manoscritti e incunaboli proposti dall'Associazione Librai
Antiquari d'Italia (A.L.A.I.), con l'idea di riunire in uno
stesso luogo libri di ogni tipo, nuovi, usati e antichi.
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