AMITAV GHOSH, JUNGLE NAMA-IL RACCONTO
DELLA GIUNGLA (NERI POZZA, PP 112, EURO 18.00). TRADUZIONE
DALL'INGLESE DI ANNA NADOTTI E NORMAN GOBETTI
Un racconto molto popolare nei villaggi delle Sundarbans, la
più grande foresta di mangrovie del mondo, è stato riadattato da
uno dei maggiori scrittori indiani, Amitav Ghosh, tramutando in
versi uno dei temi che gli stanno più a cuore, il fenomeno
globale del cambiamento climatico, per la prima volta in un
libro per ragazzi. E' 'Jungle nama - Il racconto della
giungla', che arriva nelle nostre librerie l'11 novembre per
Neri Pozza, nella traduzione dall'inglese di Anna Nadotti e
Norman Gobetti, con i disegni dell'artista Salman Toor.
Per l'uscita è atteso l'arrivo in Italia di Ghosh - che vive
tra la sua città natale, Calcutta, e New York - con un tour che
parte con due appuntamenti a Roma, il 15 novembre alle 11.30
all'Istituto Europeo di Design-Ied per la Lectio Magistralis
'What Do We Miss When We Speak of Sustainability?' e alle 19.00
al Teatro Piccolo Eliseo con Marina Forti e Stefano Liberti e
letture di Giuseppe Cederna. Poi lo scrittore sarà il 18
novembre all'M9-Museo del 900 di Mestre-Venezia, il 19 al
Circolo dei Lettori di Torino e il 20 al Castello Sforzesco di
Milano.
Il cambiamento climatico? In Italia è un'emergenza globale
per l'81% dei giovani e Ghosh in questa favola si rivolge
proprio a loro, ma il libro è per tutti, da zero a 99 anni.
Adattamento in versi di un episodio della leggenda di Bon Bibi,
'Il racconto della giungla' è la storia del ricco mercante avaro
Dhona, del povero ragazzo Dukhey e di sua madre. Ed è anche la
storia di Dokkhin Rai, un potente spirito che appare agli umani
come una tigre, di Bon Bibi, la benigna dea della foresta, e di
suo fratello, il guerriero Shah Jongoli. La versione originale
di questa leggenda, che risale al diciannovesimo secolo, è
composta in un metro di versi bengalesi noto come dwipodi poyar,
"verso a due piedi", pensati per essere cantati, salmodiati e
letti ad alta voce. "Quel reame apparteneva un tempo a Dokkhin
Rai,/ spirito temibile che presto incontrerai./In avatar di
tigre catturava gli umani,/ delle sue prede divorava ossa pelle
mani" sono le parole con cui si apre il libro.
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