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Javier Bardem, attenti al Capo perfetto

Cinema

Javier Bardem, attenti al Capo perfetto

In sala dal 23/12 commedia di León De Aranoa in corsa per Oscar

ROMA, 19 dicembre 2021, 14:25

di Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una commedia amara, noir e con un'anima politica d'antan quella che racconta IL CAPO PERFETTO (El buen patrón) di Fernando León De Aranoa, film candidato agli Oscar per la Spagna e, dal 23 dicembre, in sala con BIM. Insomma uno strano miscuglio di commedia, morale, ironia alla Coen e dramma con protagonista quella faccia di pietra di Javier Bardem, credibilissimo nei panni di Blanco, proprietario di una storica azienda spagnola di bilance industriali che indirettamente fanno pensare alla giustizia. Ma Blanco è un uomo giusto? Apparentemente sì, guida la sua industria con quel paternalismo che lo rende un capo magnanimo disposto a qualunque cosa pur di risolvere i problemi dei suoi dipendenti. Tanto più se non riducono la produttività ora che la sua industria è in corsa per ricevere un importante riconoscimento a cui Blanco, ovviamente, tiene molto. Nonostante i suoi sorrisi e l'atteggiamento bonario, però, un operaio da lui recentemente licenziato gli rovina la festa perché si accampa (letteralmente) davanti al cancello dell'azienda per ricordargli, con un potente megafono, ad ogni suo ingresso e uscita, che lui non è altro che uno sporco capitalista, uno sfruttatore che andrebbe eliminato. Dismesso il sorriso, Blanco cercherà di risolvere la cosa prima con degli stratagemmi e poi in modo poco ortodosso finendo per complicare tutto. Ma non è che il mondo attorno a lui sia molto diverso, scoprirà infatti che sono in tanti a giocare sporco perché per sopravvivere la danza è sempre la stessa e ognuno la pratica nella misura della sua cattiveria. "Blanco è un personaggio carismatico, un giocatore avvantaggiato rispetto agli altri, che si intromette senza vergogna nella vita personale dei suoi dipendenti per migliorare la produttività dell'azienda, superando ogni limite etico, senza remore - dice il regista autore de I LUNEDÌ AL SOLE - . Un personaggio al quale ci possiamo sentire vicini nonostante la sua natura priva di scrupoli. Forse un ritratto di chi siamo o temiamo di diventare. Blanco è perfettamente calato in questo racconto tragicomico di un ecosistema del mondo del lavoro logorato, senza eroi né cattivi, lontano da qualsiasi manicheismo. Una commedia pungente, grigio-scura, quasi nera. Uno sguardo caustico sui rapporti personali e professionali all'interno di un'azienda a conduzione familiare che impiega alcune centinaia di lavoratori". E ancora Fernando León De Aranoa: "C'è umorismo anche nell'amoralità del capo, nel suo elaborare intrighi e nei suoi eccessi, dal momento che si è sempre vittima delle proprie azioni. Blanco non ne uscirà illeso. Il film diventa sempre più dark ad ogni decisione presa dai personaggi. E quindi, senza perdere il sorriso, l'ultimo atto di questa storia diventa un thriller e poi una tragedia". Anche Javier Bardem sostiene che questo capo "perfetto", che poi perfetto non è , potrebbe potenzialmente ritrovarsi un po' in tutti noi: "Questo film in fondo non racconta una realtà tanto lontana - dice l'attore che in questi giorni arriva sugli schermi anche con Being The Ricardos, il lungometraggio con Nicole Kidman che racconta la relazione tra Lucille Ball e Desi Arnaz - tutti abbiamo un certo potere specie su alcune persone, ora il problema è capire quanto siamo disposti ad approfittarne se ci capita l'occasione".

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