Il focus, come spiega il titolo, e' John Singer Sargent a Parigi, l'epilogo e' l'iconica Madame X che scandalizzo' pubblico e critici al Salon del 1884 inducendo il pittore a trasferirsi a Londra. Ma c'e' anche Capri nella nuova, monumentale mostra che il Met, in collaborazione con il Musée d'Orsay, dedica fino al 3 agosto all'artista americano celebre per i ritratti della buona societa' transatlantica. Nello sforzo di illustrare il percorso formativo del pittore, una galleria conduce il visitatore nell'isola dei Faraglioni, meta amatissima di artisti per tutto l'Ottocento, e dove il pittore, che gia' c'era stato bambino, torno' poco piu' che ventenne per dipingervi quadri per lo piu' sconosciuti perche' chiusi in raccolte private o in piccoli musei.
Capri forniva lo sfondo ideale per ricreare un'immagine di vita rurale che avrebbe fatto colpo sulle fantasie contemporanee di una natura incontaminata dal capitalismo industriale, spiegano i curatori. Giocando sullo stereotipo che gli abitanti erano discendenti degli antichi Greci e Romani, Sargent adotto' come modella e musa la giovane Rosina Ferrara e la immortalo' in una decina di dipinti come Dans les Oliviers a Capri mostrato nel 1979 al Salon, in cui la ragazza e' intrecciata ad un antico olivo, mentre in altro, prestato dal Crystal Bridge Museum di Bentonville in Arkansas, balla la tarantella su un tetto.
Sargent aveva chiesto all'amico Frank Hyde di trovargli una ragazza del posto "di un certo tipo" e lui rimase incantato da Rosina per i lineamenti mediterranei "che all'epoca erano considerati non bianchi". Capri non fu il solo luogo italiano amato da Sargent: Venezia fu la sua vera passione e in mostra, dalla Dixon Gallery di Memphis, e' un ritratto del diplomatico e aspirante artista Ramon Subercaseaux in gondola creato nel 1880 in cui, secondo il figlio dell'amico, nello stesso momento stava dipingendo un ritratto ad acquerello di Sargent ora perduto. Il perno della mostra sono gli anni a Parigi, dove Sargent, 18enne prodigio, arrivo' nel 1874 deluso dagli insegnamenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, la citta' dove era nato da genitori americani giramondo. "Parigi, all'epoca, era l'epicentro non solo della produzione e del gusto artistico, ma anche dello scambio culturale e Sargent ne era al centro. Questa mostra ne celebra il periodo parigino di Sargent e il modo in cui ha usato Parigi come punto di partenza per viaggiare in tutta Europa, assorbendo influenze e documentando il proprio percorso artistico", ha spiegato al taglio del nastro per la stampa il direttore del Met Max Hollein, secondo cui e' significativo che il percorso si concluda con uno dei capolavori del Met, l'iconica Madame X (Virginie Amélie Avegno Gautre): "Un'opera che famosa a livello mondiale e che segno' la fine della fase parigina di Sargent — un periodo fatto di successi, scandali e complessità, prima del trasferimento a Londra".
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