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Arte informale del '900 sfila a Firenze, da Fontana a Pomodoro

Arte informale del '900 sfila a Firenze, da Fontana a Pomodoro

Fondazione Il Bisonte esplora panorama del Secondo Dopoguerra

FIRENZE, 16 marzo 2025, 13:47

Redazione ANSA

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L'arte informale italiana del secondo dopoguerra del '900 sfilerà dal 18 marzo alla galleria della Fondazione Il Bisonte di Firenze, da Lucio Fontana a Giò Pomodoro, da Arturo Carmassi, a Carla Accardi, a Emilio Scanavino, passando per numerosi altri protagonisti di cui saranno esposte pitture, incisioni e litografie. È 'Art Autre', esposizione che offre uno sguardo inedito su questa corrente espressiva che nacque a fine anni '40 attraverso una selezione di multipli su carta, raramente esposti, e alcuni documenti originali mai pubblicati conservati negli archivi della Fondazione, erede del cenacolo culturale radunato da Maria Luigia Guaita intorno alla stamperia di San Niccolò.
    La mostra è curata da Silvia Bellotti e propone la pluralità di linguaggi dell'arte informale in Italia, mettendo in dialogo diversi movimenti che hanno segnato il panorama artistico del secondo dopoguerra: dal Gruppo degli Otto a Forma 1, dalla Pittura Segnica fino allo Spazialismo di Lucio Fontana. Tra le opere mostrate anche quelle di altri artisti, come Afro, Alberto Magnelli, Antonio Corpora, Emilio Vedova, Ennio Morlotti, Giulio Turcato, Giuseppe Capogrossi, Giuseppe Santomaso, Mattia Moreni, Piero Dorazio, Pietro Consagra e Gualtiero Nativi.
    La mostra rappresenta infine un tributo alle origini della Fondazione Il Bisonte e al suo impegno nella diffusione della grafica d'arte contemporanea. La storia della Fondazione èi strettamente legata a questi artisti. Quando Maria Luigia Guaita fondò la stamperia nel 1959, ricordano i promotori, furono proprio gli esponenti dell'informale Giò Pomodoro, Emilio Scanavino, Mattia Moreni e Arturo Carmassi i primi a essere invitati a Firenze per realizzare edizioni litografiche, contribuendo a definire la vocazione sperimentale de Il Bisonte che continua a vivere e a rinnovarsi ancora oggi.
    L'esposizione, a ingresso libero, resterà visitabile fino al 4 aprile negli orari di apertura della Fondazione.
   

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