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Moriconi si dimette da direttore del museo Soffici, 'divergenze'

Moriconi si dimette da direttore del museo Soffici, 'divergenze'

'Decisione inevitabile, difficoltà organizzare prossime mostre'

POGGIO A CAIANO (PRATO), 04 marzo 2025, 16:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il direttore del 'Museo Soffici e del '900 Italiano' di Poggio a Caiano (Prato), Mauro Moriconi, a un anno dall'incarico annuncia le dimissioni per divergenze "con il gruppo di lavoro" e "difficoltà organizzative" per le prossime mostre.
    "Ho deciso di rassegnare le dimissioni dal mio incarico di direttore - scrive Moriconi -. Era già da alcuni mesi che riflettevo su questa possibilità e, alla fine, ho maturato la consapevolezza che fosse la scelta più giusta. Ho dato il massimo per questo museo e per la valorizzazione dell'eredità artistica di Ardengo Soffici (1879-1964), ma ritengo che sia arrivato il momento di chiudere questa esperienza".
    "Dirigere un museo regionale è stato un incarico prestigioso e una grande responsabilità - spiega ancora -. Ho cercato di onorarne il ruolo con impegno e dedizione, consapevole dell'importanza di un'istituzione culturale che conserva e promuove la memoria di uno dei protagonisti del Novecento italiano", ma "tuttavia, nonostante l'impegno profuso e i risultati raggiunti, mi trovo oggi nella condizione di non poter esprimere appieno la mia visione e il mio approccio scientifico.
    Da professionista, sono abituato a lavorare in contesti in cui convivono idee e scelte differenti, ma le divergenze con il gruppo di lavoro e le difficoltà organizzative relative alle prossime mostre mi portano a ritenere inevitabile questa decisione".
    Moriconi descrive i mesi di direzione "un'esperienza straordinaria, fatta di incontri, ricerca e passione", "ho avuto l'opportunità di lavorare con un team competente e con persone che, come me, credono nell'importanza della cultura come motore di crescita e identità. Abbiamo realizzato progetti importanti, mostre che hanno messo in luce aspetti meno conosciuti di Soffici, e abbiamo contribuito a rafforzare il ruolo del museo come punto di riferimento per il '900 italiano. In particolare, ricordo con piacere gli incontri significativi con gli eredi di Soffici, come la visita dei pronipoti dell'artista al museo, e con il collezionista Luigi Cavallo, storico e critico d'arte.
    Questi momenti hanno arricchito il nostro percorso espositivo e rafforzato i legami con la storia e la memoria dell'artista".
    Ma, è la conclusione, non ci sono più le condizioni per proseguire nella direzione. Moriconi ringrazia "l'Ufficio Cultura e gli operatori del museo", "chi ha creduto nel mio lavoro, chi ha collaborato con me e chi ha sostenuto il museo in questo percorso", "i visitatori" e "infine anche chi, in un primo momento, è stato ostile nei miei confronti. Proprio difficoltà e resistenze mi hanno dato ancora più forza e determinazione nel portare avanti il mio lavoro con passione e convinzione".
   

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