Un bozzetto di costume teatrale
realizzato utilizzando matita, inchiostro e pennello con collage
di carta argentata. Giacomo Balla si ispirò probabilmente al
ballerino Léonide Massine per mettere mano nel 1913 a un' opera
particolare che caratterizzò in quegli anni la ricerca sul
dinamismo del campione del Futurismo. Il quadro ''Piedrigrotta.
Uomo in corsa+rumore+linea di velocità+luci+suono'' è in mostra
a Roma alla Galleria Futurism and Co fino al 30 aprile accanto a
una serie di lavori a collage di carte colorate del maestro e a
quelle del suo amico e allievo Fortunato Depero. Balla pensò
questa sorta di Automa in azione, un uomo-orchestra di lamina
metallica su carta, colore d olio diluito e carta velina, per la
rappresentazione ''Piedigrotta. Parole in libertà'' di Francesco
Cangiullo, dopo aver prodotto altri due capolavori che
testimoniano quanto si fosse spinta avanti la sua ricerca sul
movimento anche sulla base dei suoi studi di cronografia, Il
dinamismo di un cane al guinzaglio (oggi al museo americano di
Buffalo), con la coda dell' animale che sembra davvero animarsi
sulla tela, la straordinaria Bambina che corre sul Balcone,
sintesi di divisionismo e visione futurista (Collezione Grassi a
Milano), e i Ritmi dell' archetto, sulle mani di un violinista
(Estorick Colletction, Londra) . ''Se nelle due opere del 1912
l'analisi del movimento viene da Balla studiata attraverso il
dipanarsi nell'aria di un elemento naturale quale le gambe della
bambina o la coda del cagnolino - osserva Elena Gigli, la
curatrice - nel 1913 è la sensazione della forma rumore a
prendere il sopravvento attraverso la raffigurazione di forme
puntate dentellate dai colori metallici, argentati''.
Piedigrotta venne esposta nel 1913 con gli altri tre quadri
nel Ridotto del Teatro Costanzi e nell' aprile del 1917 fu in
mostra nel foyer del teatro con altre cinquanta opere di artisti
italiani, francesi, russi, spagnoli e messicani - Braques,
Carrà, Depero, Picasso, Severini - della collezione del giovane
coreografo Léonide Massine, danzatore del coreografo dei
balletti russi di Diaghilev, in occasione della messa in scena
di ''Feu d' artifice' di Igor Stravinsky, per i quali Balla
aveva realizzato la scenografia. Futurism and Co la accompagna
con quattro collage realizzati da Balla tra il 1913 e il 1930
(Velocità astratta + rumori; Rumoristica plastica Baltrrr; Linee
forza di paesaggio + esplosione; Autocaffè) e con due lavori a
collage di Depero (Depero astrattista-guerra,guerra!; Doppia
ballerina con ombrello - personaggi per il canto dell'
usignolo).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA