Entro l'estate si saprà se le
Domus de Janas della Sardegna potranno far parte dell'elenco del
Patrimonio Mondiale Unesco 2025. Il progetto, sostenuto da
ministero della Cultura e Regione, rappresenta l'unica
candidatura italiana. È quanto emerso alla presentazione di
"Arte e Architettura nella Preistoria della Sardegna. Le Domus
de Janas" che approda al TourismA di Firenze.
Il progetto sarà presentato il 21 febbraio al pubblico e alla
comunità scientifica nel corso di un convegno con i contributi,
tra gli altri di Giuseppa Tanda, presidente del Cesim - Centro
Studi Identità e Memoria - da anni impegnata per far sì che 26
monumenti preistorici della Sardegna, tra cui numerose Domus de
Janas decorate, siano inseriti nella Lista Unesco per il 2025.
Oltre alle "case delle fate" sono inclusi menhir, dolmen,
grotte, ripari. Un patrimonio da tutelare, valorizzare e
promuovere.
"Il nostro lavoro è quasi terminato: entro il 28 febbraio
consegneremo le ultime risposte ai quesiti richiesti. La
valutazione prosegue e si concluderà entro marzo e poi, tra
giugno e luglio, sarà il consiglio Unesco a decidere se il
progetto verrà iscritto nella lista del patrimonio mondiale
dell'Umanità - ha detto all'ANSA Tanda -. È un grande onore per
la Sardegna e anche per l'Italia e porterà grandi vantaggi dal
punto di vista turistico culturale, economico".
Sono 3500 le Domus de Janas censite, 210 quelle decorate.
"Finissima espressione di un'arte che crea meraviglia: abbiamo
scelto tra le innumerevoli le più significative", ha aggiunto
Barbara De Nicolo, vicepresidente Cesim (Centro Studi Identità e
Memoria).
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