Ventinove artisti internazionali
affrontano il tema delle mutazioni della società attraverso il
mezzo della videoarte in una mostra, 'Vertigo-Video Scenarios of
Rapid Changes', a cura di Urs Stahel, allestita alla Fondazione
Mast di Bologna dal 10 febbraio al 30 giugno. Le Galleries del
Mast ospitano 34 opere video che analizzano, commentano,
approfondiscono e indagano il rapido cambiamento in ambiti come
il lavoro e i processi produttivi, il commercio e i traffici, i
nuovi comportamenti, la comunicazione, l'ambiente naturale, il
contratto sociale.
La mostra è strutturata in sei sezioni tematiche accompagnate
da una serie di 'Intermezzi', videoinstallazioni disseminate
lungo il percorso espositivo che fungono da commenti agli eventi
che costellano il presente, allo stato del mondo, alla
condizione globale. 'Vertigo' è costituita da opere video di
durata molto diversa, alcune anche di varie ore, il cui audio è
fruibile tramite telefono cellulare e cuffie, inquadrando i Qr
code accanto alle installazioni. Di fianco a ogni opera sono
inoltre indicate la durata, la descrizione del contenuto e
l'area tematica a cui appartiene. Gli spazi espositivi sono
stati allestiti con sedute per consentire una visione
confortevole dei filmati: la mostra è pensata per essere
scoperta in più di una tappa e i visitatori sono invitati a
ritornare al Mast per completare la visione delle opere video.
Gli artisti internazionali protagonisti di Vertigo,
appartenenti a generazioni diverse, sono: Lucy Beech, Will
Benedict, Cao Fei, Chen Chieh-jen, Douwe Dijkstra, DIS, Simon
Dybbroe M›ller, Nina Fischer & Maroan el Sani, Melanie Gilligan,
Simon Gush, Lauren Huret, Sven Johne, Kaya & Blank, Ali Kazma,
Dominique Koch, Gabriela Löffel, Ariane Loze, Eva & Franco
Mattes, Richard Mosse, Paulien Oltheten, Stefan Panhans & Andrea
Winkler, Julika Rudelius, Pilvi Takala, Wang Bing, Anna Witt.
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