Sarà inaugurata
venerdì 14 aprile e sarà aperta al pubblico fino al 2 luglio,
nella casa museo Colussi/Pasolini di Casarsa della Delizia
(Pordenone), sede del Centro studi Pasolini, la mostra "La
ricotta di Pier Paolo Pasolini" nelle foto di Paul Ronald,
(1924-2015), francese e uno fra i maggiori fotografi di scena
del cinema italiano.
Si compone di 40 immagini - per due terzi inedite, mai
stampate in precedenza e presentate per la prima volta -
selezionate fra il lascito di 262 negativi, scattate sul set di
uno dei vertici del cinema pasoliniano, un film di cui si
celebrano i 60 anni dall'uscita, sul quale si accanì la censura
e ne fu condizionata la distribuzione, con il relativo processo
subito da Pasolini per vilipendio alla religione cattolica.
Le fotografie documentano egregiamente quella lavorazione,
seguita per intero, sia in esterno, nella periferia romana, o in
studio per la ricostruzione dei dipinti di Pontormo e Rosso
Fiorentino.
Foto che Ronald aveva curiosamente trattenuto per sé -
abitualmente conservava molto poco del suo lavoro, a parte
qualche eccezione - e che ha generosamente donato ad Antonio
Maraldi (curatore della mostra e del catalogo insieme con la
presidente del Centro studi casarsese Flavia Leonarduzzi) già
direttore del Centro Cinema Città di Cesena e che si occupa da
tempo di fotografia di cinema.
"Una documentazione preziosa e significativa - spiega Maraldi
- tenuto conto che gran parte del lavoro (oltre un migliaio di
negativi) Ronald lo aveva consegnato, come da contratto, alla
produzione (da qui l'assenza di immagini più conosciute,
utilizzate per la promozionale, come quelle di Pasolini insieme
con Orson Welles). Un lavoro quello di Ronald ritenuto di alto
livello, svolto con due macchine fotografiche, la Leica per il
formato rettangolare e la Hasselblad per quello quadrato
(utilizzando anche pellicola a colori). Ronald era costantemente
sul set, dove capitarono per alcuni special anche i fotografi
Pierluigi Praturlon e Angelo Novi".
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