Malefici, torture e sabba: è un viaggio iniziatico ispirato al classico di Dario Argento 'Suspiria', il percorso della mostra 'Stregherie.
Fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia", a cura di Luca Scarlini, che aprirà il 29 ottobre alla villa Reale di Monza, giusto in tempo per Halloween.
Lungo il corridoio del percorso espositivo, che richiama gli
asfittici ambienti del film, si aprono dieci stanze, ciascuna
delle quali mette in scena un diverso aspetto della vita della
strega, raccontato dalle parole della drammaturga Magdalena
Barile. L'elenco delle opere racchiude circa cento incisioni
originali antiche, scelte all'interno della collezione Guglielmo
Invernizzi, oltre ad alcuni trattati come il Malleus
Maleficiarum, il più famoso manuale sulla caccia alle streghe,
nell'edizione del XVI secolo, dove sono indicati supplizi e pene
da fare soffrire a chi era accusato di stregoneria.
A fianco delle opere, la mostra presenta manifesti, locandine
e oggetti originali legati al mondo della stregoneria -
calderoni, bacchette, amuleti e talismani - prestati dal Museo
della Stregoneria di Boscastle, in Cornovaglia. Inoltre, una
sezione è dedicata al raro romanzo storico La strega di Monza,
scritto da Giuseppe Bertoldi da Vicenza nel 1861, proveniente
dalla Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, che racconta le
vicende della Matta Tapina, Strega herbaria, che visse nel
"Bosco Bello", selva poi inglobata nel Parco di Monza.
Tra le opere in mostra un bulino di Dürer del 1501
raffigurante 'La strega a rovescio sul caprone', le xilografie
del Maestro del Virgilio di Grüninger del 1502, 'Il giovane
principe impara la magia' di Hans Burgmair, del 1515, e 'La
strega e il palafreniere' di Hans Baldung Grien del 1544/45,
sino alle incisioni di Goya del 1886 e alle acqueforti di Joseph
Apoux del 1888.
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