Leonardo da Vinci genio da copertina,
celebrato come "il precursore dell'aviazione" da La tribuna
illustrata. Ma anche come involontario testimonial della gomma
Pirelli, "La miglior gomma da disegno". E poi il Lucifero rosso
fuoco di Alberto Martini o la cartolina di Ezio Anichini che
brucia tra le fiamme dell'Inferno dantesco. E ancora la Testa di
fanciulla di De Chirico, che, come molti in quegli anni, usava
Raffaello come fonte per rifondare una nuova estetica. Così,
ormai un secolo fa, l'Italia celebrava uno dopo l'altro gli
anniversari dei suoi più grandi geni, il Maestro della Gioconda,
l'urbinate tanto caro ai Papi e il Sommo poeta, in un trionfo di
appuntamenti, opere e pubblicazioni, oggi raccolte
dall'Accademia Nazionale dei Lincei nella mostra "Il Trittico
del Centenario. Leonardo 1919 Raffaello 1920 Dante 1921", da
domani fino al 13/1 a Villa Farnesina. Un vero salto indietro
nel tempo, a cura di Roberto Antonelli, Virginia Lapenta e
Guicciardo Sassoli de' Bianchi Strozzi, che segna anche una
nuova tappa nelle più ampie celebrazioni che l'Accademia dedica
ai 500 anni della scomparsa dei due pittori e ai 700 per Dante
con il progetto "Trittico dell'Ingegno Italiano", partito già
nel 2019 con la mostra Leonardo a Roma: influenze ed eredità e
che proseguirà nei prossimi mesi con tre mostre per l'anno
dantesco: La Biblioteca di Dante (7 ottobre -16 gennaio), La
ricezione della Commedia dai manoscritti ai media (25 marzo -25
giugno ) e Con gli occhi di Dante. L'Italia artistica nell'età
della Commedia (25 marzo - 25 giugno). "La sensazione - commenta
il ministro della cultura Dario Franceschini - è che i 700 anni
della morte di Dante, celebrati in tutta Italia, siano diventati
un momento di orgoglio nazionale, probabilmente perché
incrociano anche la voglia di ripartire, di uscire dalla
pandemia, di riavvicinarsi alla cultura e di avere nuovamente
l'Italia che conosciamo".
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