Una rilettura in chiave
internazionale dell'artista bolognese Sergio Vacchi (1925-2016),
maestro del cosiddetto 'ultimo naturalismo' secondo le parole
dell'amico e ammiratore Francesco Arcangeli: è la mostra 'Mondi
paralleli', promossa da Fondazione Carisbo e Genus Bononiae.
Musei nella Città, in programma a Bologna, Palazzo Fava, dal 28
settembre al 25 novembre. In esposizione oltre 100 opere di "un
artista solitario, ma al tempo stesso capace di dialogare con
gli intellettuali della sua epoca", come sottolinea il curatore
Marco Meneguzzo.
Lo sguardo di Vacchi è stato precursore di tante espressioni
figurative del contemporaneo, dall'onirismo cinematografico di
Fellini al tratto sensuale di Guido Crepax. Protagonista
dell'arte italiana del Novecento, approda al Neoespressionismo
facendo tesoro di esperienze surrealiste che seppe ricollegare
alla tradizione della metafisica di De Chirico. Vacchi ha
anticipato la tendenza contemporanea alla contaminazione e al
dialogo tra i diversi linguaggi artistici.
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