Una stesura del colore che pare in
certi tratti "frettolosa", ma il regista e scenografo Pier Luigi
Pizzi, davanti a 'La messa in salvo del corpo di san Marco' non
ha dubbi: "nei quadri di Jacopo Tintoretto c'è una grande
lezione di pittura e di teatro. C'è sintesi, c'è tutto quello
che è importante". L'appuntamento dell'omaggio di Venezia per i
500 anni dalla nascita di Tintoretto, all'unico tra i grandi
della pittura veneziana del '500 nato in laguna (Tiziano è
cadorino, di Bassano o Pordenone è chiara la provenienza) e che
ha fatto della luce, del colore che diventa forma, della voglia
di sperimentare e della bramosia di dipingere, non importa se il
committente era l'aristocrazia lagunare, qualche chiesa o una
Confraternita, i suoi punti di forza, è a Palazzo Ducale e alle
Gallerie dell'Accademia (dal 7 settembre fino al 6 gennaio).
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