L'antico orologio della Torre di
Arnolfo di Palazzo Vecchio a Firenze, uno dei più grandi al
mondo con i suoi due metri circa di lunghezza e larghezza per
due metri e mezzo di altezza, sarà restaurato e diverrà per la
prima volta visitabile da vicino in modo che possano essere
ammirati i suoi ingranaggi: sarà infatti resa accessibile la
stanza attigua, dove è conservato l'antico meccanismo che
scandisce le ore.
L'orologio di Palazzo Vecchio nella sua forma attuale fu
commissionato nel 1665 dal granduca Ferdinando II
all'orologiaio di corte J.P.Treffler. Realizzato ad Augusta da
Georg Lederle, fu completato nei primi mesi del 1667 e fu lo
stesso Treffler a trasportarlo, su quattro carri trainati da
buoi, nell'estate dello stesso anno a Firenze. L'ultimo restauro
risale al 1990. Il nuovo intervento durerà circa un anno. Grazie
all'accesso nella stanza dove è conservato il meccanismo si
potranno osservare da vicino gli antichi ingranaggi tutt'oggi
funzionanti: all'interno sono collocati i diversi apparecchi di
comando delle campane e dell'orologio con servomeccanismo a
funzionamento digitale che pilota la lancetta posta in facciata,
mentre tramite una scala di legno si sale fino alla cella che
ospita il meccanismo storico vero e proprio.
Il via libera all'intervento è stato dato dalla giunta
comunale: i fondi, circa 125mila euro nell'ambito del progetto
di recupero dei beni culturali Florence I care, arriveranno
tramite erogazione liberale da Giuliano Mazzuoli, azienda
artigiana operante nel settore dell'orologeria, e l'intervento
vedrà la collaborazione del maestro orologiaio Andrea Palmieri e
di Ugo Pancani, tecnico nel campo dei movimenti per
orologeria.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA