'Spagna e Italia in dialogo nell'
Europa del '500': questo il titolo della mostra che dal 27
febbraio al 27 maggio sarà accolta nelle sale dell'aula
Magliabechiana degli Uffizi. L'esposizione, presentata oggi dal
direttore del museo Eike Schmidt, raccoglie disegni e opere di
Alonso Berruguete, formatosi a Firenze e Roma e uno dei primi
testimoni di un linguaggio 'rinascimentale' a ovest dei Pirenei,
Romolo Cincinnato e Pompeo Leoni, due artisti chiamati a
lavorare in Spagna nei più prestigiosi cantieri reali, e include
inoltre lavori di molti altri pittori iberici, come Francisco
Pacheco, Patricio e Eugenio Cajés, Vicente Carducho,
protagonisti della stagione che chiude il Cinquecento in Spagna.
"Attorno al sedicesimo secolo - spiega Eike Schmidt,
direttore delle Gallerie degli Uffizi - le tendenze politiche e
intellettuali dei regni spagnoli e dei territori italiani
andarono avvicinandosi, con la conseguenza di continue e
inattese sovrapposizioni. Una simile situazione portò anche a
più stretti legami in ambito culturale, favoriti inoltre dalle
rotte commerciali che collegavano stabilmente ormai le diverse
sponde del Mediterraneo. Obiettivo di questa mostra è
testimoniare il frutto artistico di questi rapporti".
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