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Venezia fa boom senza star, la Mostra lancia i giovani

Venezia fa boom senza star, la Mostra lancia i giovani

Barbera, Leone non unanime, Enea fuori per poco. Non mi dimetto

VENEZIA, 10 settembre 2023, 19:26

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck

Festival del Cinema di Venezia, il direttore Alberto Barbera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Festival del Cinema di Venezia, il direttore Alberto Barbera - RIPRODUZIONE RISERVATA
Festival del Cinema di Venezia, il direttore Alberto Barbera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Poche star, tanto pubblico, a sorpresa nell'anno in cui "indubbiamente si è temuto tanto" che il tappeto rosso restasse sguarnito di curiosi e fan ululanti al passaggio degli artisti, la Mostra del cinema di Venezia 2023 incassa, per l'80/a edizione, numeri importanti: +17% di ingressi sul 2022 (230mila), + 14% di biglietti venduti (85mila) oltre ad un +9% di accreditati (13mila 23).


    "C'era voglia di successo, era palpabile l'affetto per questo festival", dice il presidente uscente della Biennale Roberto Cicutto.

Un pubblico con tantissimi giovani appassionati rimasti fino all'ultimo dei 12 giorni nonostante i costi al Lido tra alloggi, pasti e trasporti siano insostenibili. "È il frutto di un percorso di 12 anni - dice il direttore Alberto Barbera - in cui si sono migliorate le sale, con un processo di rinnovo spinto dalla Biennale con le altre istituzioni". Ma quanto ai prezzi assurdi, endemici per la verità, Barbera e Cicutto, si arrendono: "siamo impotenti", rispondono all'ANSA. "Fare sistema sarebbe la soluzione - aggiunge Cicutto - ed è una necessità della città intera ma a parte segnali di attenzione non vedo soluzioni per ora".
    Si ha l'impressione di una sorta di bolla per la Mostra che vive al Lido, impenetrabile. Eppure proprio la presenza di tanti giovani è il segnale di un mutamento importante e su cui bisognerebbe riflettere per il futuro. "Il pubblico è cambiato radicalmente, era pieno di ventenni che hanno vissuto l'esperienza della Mostra con entusiasmo", osserva Barbera. Un pieno di giovani a vedere i film e tanti giovani a farli, molti dei quali specie ad Orizzonti sono stati premiati. "Un ricambio generazionale in atto di cui la Mostra dà conto - aggiunge - e che si rispecchia anche sul cinema italiano, che è in un momento particolarmente felice, con una nuova generazione che si sta affermando, come dimostrano i premi ad Orizzonti per Alain Parroni, Enrico Maria Artale e quello degli spettatori a Micaela Ramazzotti, per la quale nessuno avrebbe scommesso perché non è detto che una bravissima attrice possa essere brava anche come regista".
    E a conferma del nuovo che avanza nel cinema italiano, il direttore della Mostra di Venezia, che sul resto degli italiani in concorso preferisce mantenere il riserbo sul lavoro della giuria, si sbottona: "Enea è stato in discussione per entrare nella rosa, i giurati ne hanno parlato, molti ne hanno colto valore e interesse". Insomma per un pelo Pietro Castellitto è rimasto fuori dal palmares. Il giorno dopo il Leone d'oro a Povere Creature! di Yorgos Lanthimos qualcosa sul verdetto però trapela. Innanzitutto che "non è stato all'unanimità", dice Barbera. A quanto si apprende il braccio di ferro tra i giurati presieduti da Damien Chazelle sarebbe stato con il giapponese Ryūsuke Hamaguchi del Male non esiste, che poi ha vinto il Leone d'argento - Gran premio della giuria. E se il Leone d'argento per la regia, Matteo Garrone con Io Capitano - se non altro vincitore emotivo per gli applausi più lunghi in sala grande e per le toccanti parole di ieri sera (insieme a quelle di Agnieszka Holland) sui migranti - non è a quanto pare mai stato in predicato per il Leone d'oro, sul resto si sa poco, il direttore ha i suoi film amati non entrati tra i vincitori e se li tiene per sé. Certo che il polacco sulla donna trans, Woman of... di Malgorzata Szumowska e Michal Englert poteva avere qualcosa, ad esempio. Quanto al futuro, "le dimissioni? C'è qualcuno che può indicarmi il motivo per cui dovrei andare via con un contratto che scade a dicembre 2024? Chi può mettere in giro queste voci?" risponde Barbera, "anzi lo so chi lo ha messo in giro", ironizza. 
   

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