In pochi ricordano il suo viso ma lui, l'Abba "invisibile", ha suonato il suo basso in tutti i dischi della mitica band svedese e partecipato a tutti i tour, divenendo parte fondamentale in tutti i loro grandi successi da Dancing Queen a Mamma Mia.
Il mondo della musica piange il bassista Rutger Gunnarsson, morto improvvisamente a 69 anni nella sua casa di Stoccolma, come annuncia la casa discografica Universal Music, che non ha però reso note le cause del decesso.
Gunnarsson aveva cominciato la sua carriera musicale con gli Hootenanny Singers, dove conobbe e divenne fidato amico di Bjorn Ulvaeus. Con lui successivamente formò il quartetto degli Abba, insieme a Benny Andersson, Agnetha Faltskog e Frida Lyngstad.
Lasciava le mise vistose, le copertine e le presenze nei video agli altri componenti della band, lui si vede molto raramente e sempre in posizione defilata. I primi quattro Abba incarnavano quella doppia coppia, con la bellezza bionda e la bellezza bruna, che faceva impazzire i fan ma la musica di Gunnarsson è stata altrettanto determinante per il successo planetario del gruppo che vanta 400 milioni di dischi venduti dagli anni '70, 40 album pubblicati tra raccolte, live etc e un museo completamente dedicato nel cuore di Stoccolma, sull'isola di Djiurgarden.
Dopo lo scioglimento della band negli anni '80, Gunnarsson continuò a collaborare con Ulvaeus e Andersson anche per progetti esterni. La sua esperienza gli valse poi ottime collaborazioni: come arrangiatore lavorò con molti cantanti tra cui Celine Dion ed Elton John. E' stato anche produttore per artisti svedesi e stranieri, tra cui Gwen Stefani. Ha lavorato anche in alcuni musical come Rhapsody in rock, Les Miserables, 007 e Bananas in Pajamas.
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