Per le persone con epilessia che si
mettono alla guida potrebbe essere consigliabile tenere con sé
una certificazione medica della terapia farmacologica in corso
per non incorrere nelle sanzioni previste dal Codice della
strada. È quanto afferma la Lega Italiana Contro l'Epilessia
(Lice) in una nota.
L'entrata in vigore, a dicembre, del nuovo Codice della
strada che ha inasprito le sanzioni relative alla guida sotto
l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope ha preoccupato
alcune categorie di pazienti, come quelli con epilessia. Il
trattamento di questi pazienti comprende infatti farmaci che
potrebbero rientrare nella categoria delle 'sostanze
stupefacenti o psicotrope'. Nei mesi scorsi, un comunicato e una
circolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
hanno chiarito il quadro.
"Sebbene con alcuni margini discrezionali di interpretazione
il testo della circolare fa ritenere che, tra i farmaci
utilizzati per la terapia dell'epilessia, barbiturici,
benzodiazepine e cannabidiolo potrebbero essere individuati
dalle procedure di screening previste e prospetta l'eventualità
della dichiarazione e/o dell'esibizione di certificazione
medica, da parte del conducente, attestanti una terapia
farmacologica", precisa il presidente Lice Carlo Andrea
Galimberti. "Appare pertanto consigliabile, allo stato attuale,
che i conducenti di veicoli a motore in trattamento specifico
per crisi epilettiche, in caso di accertamento, possano
attestare con certificazione medica (che non deve
necessariamente contenere la diagnosi) la terapia farmacologica
che hanno in corso", conclude.
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