Con i palloncini colorati legati a un filo stretto tra le mani il popolo dei pro vita è sceso in piazza, tra le vie di Roma, con un obiettivo: difendere la vita, a dirla con le parole che i manifestanti hanno voluto stampare su alcuni cartelli con il volto di Papa Leone XIV. Un tweet di Prevost, hanno spiegato, in cui "dice proprio di difendere la vita sempre". E segue questa linea anche il messaggio inviato dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
La manifestazione di oggi "offre l'opportunità di stimolare una riflessione ampia e partecipata sul valore della vita e sulla necessità di assicurarne la tutela in ogni sua fase", ha evidenziato. Nel messaggio anche un passaggio sul "costante calo del numero delle nascite" che "è particolarmente avvertito".
Attacchi alla 194 sono quindi arrivati dal palco allestito in via dei Fori Imperiali dove i manifestanti, 10mila secondo gli organizzatori, sono arrivati in corteo insieme ai propri figli, genitori, nonni e anche qualche cagnolino.
"In Italia non esiste una donna che sia stata costretta a partorire per presunte carenze dell'ingiusta, iniqua e intoccabilissima 194, mentre sono troppe le donne costrette ad abortire perché prive di aiuti e alternative valide", ha detto la portavoce della manifestazione Scegliamo la vita, Maria Rachele Ruiu nel corso del suo intervento. Da qui la richiesta "dell'abolizione dell'aborto legale e l'attivazione di fondi pubblici per prevenire ogni aborto causato da povertà, solitudine o pressione sociale". Mentre la pillola abortiva Ru486 è stata definita "disumana, pericolosa e violenta". Durante l'evento "è stato ribadito il no alla fecondazione in vitro, al commercio di gameti e uteri, alla produzione, al congelamento e alla distruzione di embrioni, alla selezione genetica e alle pratiche eugenetiche", ha aggiunto, quindi, il portavoce della manifestazione, Massimo Gandolfini in un intervento che si è concluso con posizioni nettamente contrarie anche all'eutanasia e al suicidio assistito. "Nessuno - ha detto ancora Gandolfini - dev'essere indotto a pensare che morire sia una soluzione". E sulla legge sul fine vita in Toscana impugnata dal governo, Ruiu, a margine dell'evento, ha espresso il suo parere "super favorevole". "Noi chiediamo al governo di non legiferare, non vogliamo la morte di Stato", ha detto.
Dal palco è stato ricordato anche il messaggio dello scorso anno di Papa Francesco che "ha creduto nella vita, contro l'aborto e l'eutanasia", le parole ancora di Gandolfini accolte con gli applausi dei partecipanti. Ovazione anche per Papa Leone XIV che i promotori della manifestazione sperano possa esserci in qualche modo il prossimo anno. Intanto nel corteo partito a piazza della Repubblica e poi proseguito per via Cavour, tra percussioni, fumogeni gialli e musica, il volto del pontefice ha sfilato stampato sui cartoncini portati dai manifestanti, tra i tanti contro aborto e fine vita.
In un tragitto che ha visto anche la contestazione di alcune giovani transfemministe. "Prima o poi abortiamo pure voi, Roma vi schifa", la frase sullo striscione. Non è mancata la replica del popolo pro vita in un botta e risposta a suon di cori.
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