La Regione Calabria si
costituirà parte civile nel procedimento penale pendente in
merito ai presunti ritardi nella predisposizione degli
interventi di soccorso al barcone carico di migranti naufragato
nella notte tra il 25 ed il 26 febbraio del 2023 a Steccato di
Cutro, nel crotonese. Il naufragio provocò la morte di 94
persone, tra cui 35 minori, oltre ad un numero imprecisato di
dispersi.
La decisione é stata presa dalla Giunta regionale, nel corso
della seduta odierna, su proposta del presidente Roberto
Occhiuto ed ha lo scopo, secondo quanto riferisce una nota
dell'ufficio stampa dell'esecutivo, "di chiedere il risarcimento
dei danni subiti dalla Regione a causa delle condotte
ascrivibili agli imputati" .
La richiesta di costituzione, con l'assistenza dell'Avvocatura
regionale, sarà formalizzata in occasione dell'udienza
preliminare fissata per lunedì prossimo, 12 maggio, davanti al
Gup del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto.
Le persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per
i presunti ritardi nei soccorsi, per i reati di "naufragio
colposo e omicidio colposo plurimo", sono quattro militari della
Guardia di finanza e due della Guardia costiera.
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