Si avvia alla fase
conclusiva il processo a Tempio Pausania che vede imputati per
violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa
italo-norvegese, Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Edoardo
Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia per i fatti
avvenuti a luglio del 2019 a Porto Cervo.
Lunedì 24 marzo, alle 11, si torna in aula per un'udienza
necessaria ad espletare alcune questioni tecniche e stabilire il
calendario delle conclusioni del pubblico ministero e della
parte civile e le discussioni dei legali difensori dei quattro
imputati.
Non dovrà, invece, più presentarsi in aula Enrique Bye
Obando, il giovane norvegese di origine nicaraguense chiamato a
testimoniare dal pool di avvocati della difesa di Ciro Grillo e
dei suoi amici. Nella scorsa udienza di febbraio, il collegio
giudicante presieduto dal giudice Marco Contu ha revocato il
teste, ritenendo a questo punto la sua testimonianza superflua.
Per ben tre udienze consecutive Obando non si era presentato
in tribunale. Il giovane, considerato teste chiave per la difesa
dei quattro imputati, era stato accusato dalla studentessa,
principale accusatrice dei genovesi, di averla violentata in un
campeggio in Norvegia, un anno prima del presunto stupro in
Costa Smeralda avvenuto la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019
nella villetta di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo.
La ragazza non aveva mai denunciato la presunta violenza
avvenuta nel paese scandinavo, ma ne aveva parlato agli
inquirenti italiani subito dopo aver denunciato l'episodio in
Costa Smeralda.
La sentenza potrebbe arrivare entro l'estate o subito dopo.
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