La senatrice Liliana Segre è di
nuovo sotto l'attacco degli hater, sui social, per non aver
firmato il manifesto-appello 'No alla pulizia etnica, l'Italia
non sia complice' firmato da 200 ebrei italiani. Lo conferma
all'ANSA il figlio della senatrice a vita, l'avvocato Luciano
Belli Pace, che ha già dato mandato all'avvocato Vincenzo
Saponara di verificare se ci sono gli estremi per nuove querele.
"Mia madre - ha ricordato Belli Pace - è restia da sempre a
firmare appelli. Fece un'eccezione per quello di Luigi Manconi",
lanciato nel marzo del 2024 per "fermare il massacro di
palestinesi inermi".
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