Due importanti operazioni internazionali contro la pedopornografia sono state eseguite con centro delle indagini in Europa. Una dall'Europol, denominata 'Cumberland', che ha arrestato almeno 25 persone per la distribuzione online di contenuti pedopornografici generati dall'intelligenza artificiale, in una delle prime operazioni internazionali di questo tipo. Sono 273 i sospettati identificati e sono stati eseguiti 173 sequestri e 33 perquisizioni domiciliari. Un'altra, denominata 'Hello', è invece nata e si è sviluppata su indagini della Polizia postale di Catania e ha portato all'arresto di 34 persone e all'esecuzione di 115 perquisizioni in 54 città italiane.

"L'operazione Cumberland - spiega l'agenzia di polizia europea con sede all'Aia - è stato uno dei primi casi di pornografia infantile generata dall'Intelligenza artificiale, rendendo il compito degli investigatori particolarmente difficile a causa della mancanza di una legislazione nazionale riguardante questi crimini. Bisognerà sviluppare nuovi metodi e strumenti investigativi per affrontare queste nuove sfide". La maggior parte degli arresti è stata effettuata due giorni fa durante un'operazione mondiale guidata dalla polizia danese a cui hanno partecipato anche le forze dell'ordine dell'Unione europea e di Australia, Gran Bretagna, Canada e Nuova Zelanda.
L'operazione è scattata dopo l'arresto, lo scorso novembre, del principale sospettato del caso, un cittadino danese che gestiva una piattaforma online su cui distribuiva il materiale di intelligenza artificiale da lui prodotto.
"Queste immagini generate artificialmente sono così facili da creare che possono essere prodotte da individui con intenzioni criminali, anche senza conoscenze tecniche approfondite - ha affermato Catherine De Bolle, direttore esecutivo di Europol - e questo contribuisce all'aumento dei contenuti di abusi sessuali su minorenni e, man mano che il volume aumenta, diventa sempre più difficile per gli investigatori identificare gli autori o le vittime". L'acceso ai files avveniva "dopo un simbolico pagamento online" e così "utenti da tutto il mondo hanno potuto ottenere una password per accedere alla piattaforma e assistere agli abusi sui minori", ha ricostruito Europol annunciando che le indagini proseguono e che sono previsti ulteriori arresti.
Un'altra vasta operazione contro la pedopornografia, , denominata 'Hello', è stata eseguita dalla Polizia postale italiana, con il coordinamento della Dda di Catania, con l'arresto di 34 persone. I destinatari del provvedimento emesso dal gip sono persone di varie estrazioni sociali che hanno un età compresa tra i 21 e i 59 anni. Due gli arrestati avevano immagini e video autoprodotti con abusi su minorenni. Le vittime sono state identificate dalla polizia postale di Catania, diretta da Marcello La Bella.
Il fenomeno della pedopornografia online, ha detto il procuratore Francesco Curcio, è "in crescita" e lo si "deve contrastare, e noi lo contrastiamo", ma "naturalmente sarebbe necessario prevedere delle misure più incisive di carattere restrittivo nei confronti delle persone che fanno questo ignobile commercio". L'indagine ha svelato la presenza di 'stanze' con chat pedopornografiche all'interno di un social network, non tra i più diffusi. "L'indagine tratta fatti enormemente gravi con migliaia di bambini che resteranno segnati da questi abusi -ha aggiunto- Ci sono vittime in tutto il mondo e tenteremo di individuale per dare loro il sostegno necessario".
"Si fa moltissimo a livello internazionale" per combattere la pedopornografia, ha detto il direttore della Polizia postale, Ivano Gabrielli, "E' un commercio - ha aggiunto - che produce miliardi di euro in tutto il mondo. Dobbiamo pensare a questo come un fenomeno criminale che si nutre evidentemente di devianze e di criminalità individuale, ma che dietro prevede anche la presenza di organizzazioni criminali in tutto il mondo"
Riproduzione riservata © Copyright ANSA