Dopo quasi 28 anni ha
visto chiedersi dall'l'Inps 41,93 euro, più altri 18 di
sanzioni, per un totale di 59,93, legati ai contributi artigiani
sospesi e rateizzati dopo il terremoto che aveva colpito
l'Umbria il 26 settembre 1997. A raccontare quanto successo è il
Messaggero.
Al centro della vicenda Tonino Baldinucci, settantacinquenne
di Gubbio molto conosciuto in città per aver gestito un punto
vendita e riparazioni di ciclomotori. La ditta individuale è
stata chiusa alla fine di quel 1997 e lui è in pensione da una
quindicina di anni. Nei giorni scorsi - riferisce il quotidiano
- ha ricevuto dall'Inps di Perugia una raccomandata con ricevuta
di ritorno che gli preannunciava una richiesta di soldi senza
specificare l'importo e neanche il motivo. "Dopo una settimana -
ha raccontato Baldinucci al Messaggero - ho ricevuto una seconda
raccomandata con ricevuta di ritorno nella quale c'era la
specifica dell'avviso bonario con la richiesta esplicitata di
41,93 euro, più altri 18 di sanzioni, per un totale di 59,93
euro, con allegato il prospetto riepilogativo". Ora l'avviso
bonario che gli è stato notificato mezzo posta prevede il
versamento entro 30 giorni in un'unica soluzione con modello
F24, oppure viene consentito di optare per una richiesta di
dilazione dell'importo presentando un'apposita domanda. "Non ho
avuto in passato pendenze con il fisco o verso altri - ha detto
ancora Baldinucci - e mi chiedo come si possa fare una richiesta
del genere a distanza di 28 anni, si dovrebbe forse tenere
custodita la documentazione fiscale e contributiva per tutta la
vita? Adesso l'ufficio del mio consulente è impegnato a
ricostruire quel periodo, in cui ricordo vagamente che c'erano
dalle scadenze rateali sempre onorate da parte mia. Non mi
spiego come possa essere sfuggito questo importo, peraltro di
poca entità".
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