Oggi durante la celebrazione dei Vesperi dell'Ascensione, nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano, l'arcivescovo Mario Delpini ha aperto la prima sessione pubblica della "fase testimoniale per la causa di beatificazione e di canonizzazione del Servo di Dio Luigi Giussani", fondatore di Comunione e liberazione.
All'evento hanno partecipato oltre
mille persone, e altre otto mila l'hanno seguito in diretta
streaming sul sito della diocesi di Milano.
"Come è affascinante il carisma nella Chiesa" ha detto
monsignor Delpini.
"Tutti coloro che hanno incontrato il carisma
di don Luigi devono rendere grazie proprio per questo: perché la
Chiesa nella sua verità antica ha avuto questo nuovo splendore".
"Esprimo a nome di tutto il movimento di Comunione e
liberazione grande gioia e profonda gratitudine per
l'arcivescovo Delpini, monsignor Apeciti, la postulatrice
professoressa Chiara Minelli e tutte le persone finora coinvolte
nella causa e quelle che lo saranno da qui in avanti" ha detto a
margine dell'evento Davide Prosperi, presidente di Cl. "Siamo
naturalmente molto grati - ha aggiunto - anche a Papa Francesco,
per l'attenzione e la stima che ha più volte espresso, anche
pubblicamente, per la figura di don Giussani e per il cammino
che il movimento sta facendo in questo periodo. Ora il compito
principale a cui siamo chiamati è quello di intensificare le
nostre preghiere per il bene della causa, nella speranza di
poter vedere presto il Servo di Dio don Giussani annoverato tra
i beati e i santi della Chiesa".
"Don Giussani - ha ricordato Prosperi - ci ha insegnato che
il santo non è un superuomo ma un uomo vero, che 'aderisce a Dio
e quindi all'ideale per cui è stato costruito il suo cuore, e di
cui è costituito il suo destino'".
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