A Trieste, terminale della
cosiddetta Rotta balcanica, si sta delineando una catastrofe
umanitaria volutamente costruita a tavolino, con una
irresponsabilità pubblica che non ho mai visto nella mia vita".
E' il grido di allarme lanciato oggi in conferenza stampa da
Gianfranco Schiavone di Ics, Consorzio Italiano di Solidarietà,
con altre realtà che in città si occupano di accoglienza.
Schiavone ha spiegato che "da fine maggio lo Stato non ha più
fatto trasferimenti da Trieste verso il resto del territorio
nazionale e che sono 500 le persone abbandonate, con aumento di
minori non accompagnati, famiglie, casi vulnerabili, malati".
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