"Quando mi hanno chiamato per
chiedermi di creare uno dei nostri ospedali da campo in Italia
ho accettato subito: in una settimana era operativo ma niente di
tutto ciò sarebbe avvenuto senza l'aiuto di Dio". A parlare è
Franklin Graham, presidente della Samaritan's Purse,
organizzazione cristiana internazionale di intervento umanitario
ed evangelizzazione, la prima a prestare soccorso a Cremona
durante la pandemia installando un ospedale da campo e arrivando
a curare 280 pazienti.
Domani l'organizzazione sarà a Milano per il Noi Festival,
evento che riunirà oltre 500 chiese evangeliste al Forum di
Assago. Alla presentazione del Noi Festival di questa mattina
all'Hotel Westin Palace di Milano è intervenuta anche Federica
Pezzetti, direttore medico presidio dell'ospedale di Cremona:
"Il valore aggiunto del loro aiuto - ha spiegato - é stato
trasmetterci la speranza di uscire dal tunnel e vedere la luce.
Aiutavano i pazienti anche da un punto di vista spirituale e
umano e stessa cosa facevano con noi".
Un paziente ricoverato nell'ospedale da campo, Rosvaldo
Felisari, ha poi raccontato la sua esperienza: "Credevo di
morire, poi al quarto giorno è successo un miracolo, ho
cominciato a riprendermi. E lo staff della Samaritan's Purse era
sempre presente h24". Felisari ancora oggi porta i segni di
quella tragica esperienza: "Sono stato ricoverato 40 giorni - ha
proseguito - ora di salute sto bene ma ho ancora gli incubi".
Una dottoressa della Samaritan's Purse, Julie Mckay, ha
infine parlato di una "storia incredibile" che riguarda un altro
paziente lombardo, Claudio Ruggeri: "era molto debole, tossiva
costantemente". Per lui sembrava non ci fossero più speranze. A
quel punto "ho letto la Bibbia e ho chiamato ogni responsabile
di Chiesa e ho chiesto loro di pregare per Claudio alle 9 di
sera". La mattina dopo "non sentivo più la sua tosse e ho
pensato al peggio - ha concluso - sono entrata nel reparto
uomini e lui era seduto sul letto con un grande sorriso. Ci ha
detto che non sapeva cose fosse successo, ma era dalle 9 del
giorno prima che si sentiva meglio".
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