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Rivolta nel carcere di Modena, parte il ricorso alla Cedu

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Rivolta nel carcere di Modena, parte il ricorso alla Cedu

Dai familiari del detenuto morto, firmano anche Onida e Randazzo

BOLOGNA, 17 dicembre 2021, 10:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' stato depositato il ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo contro l'archiviazione dell'inchiesta sugli otto detenuti morti a marzo 2020, quando scoppiò una rivolta nel carcere di Modena, in concomitanza con altre proteste simili in altri penitenziari italiani.
    L'iniziativa è della famiglia di Chouchane Hafedh, assistita dall'avvocato Luca Sebastiani e il ricorso è stato firmato anche dai professori Barbara Randazzo e Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale, che hanno patrocinato e vinto il caso alla Cedu sul G8 di Genova.
    Il fascicolo, che ipotizzava l'omicidio colposo e morte o lesioni come conseguenza di altro delitto, era stato archiviato, su richiesta della Procura, dopo che le autopsie avevano rilevato in overdose da metadone e psicofarmaci le cause delle morti. Nel frattempo a Modena sono state aperte altre inchieste, dopo esposti di detenuti, anche per il reato di tortura. Il Garante per i detenuti e l'associazione Antigone sono in attesa della pronuncia del tribunale modenese sul loro reclamo contro la dichiarazione di inammissibilità della loro opposizione: se sarà rigettato, è possibile che anche loro ricorreranno alla Cedu.
   

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