Da oggi, come emerso già nei giorni
scorsi, tornano in libertà, per scadenza dei termini di custodia
cautelare, tutti gli indagati, eccetto uno, nella maxi inchiesta
della Dda milanese su un presunto sistema di tangenti e
spartizione di appalti e nomine in Lombardia. In particolare,
quegli indagati che erano ancora agli arresti domiciliari o in
carcere, come l'ex coordinatore di Forza Italia a Varese
Gioacchino Caianiello (era ai domiciliari), l'ex consigliere
comunale azzurro nonché ex candidato alle Europee Pietro
Tatarella (era ai domiciliari) e Mauro Tolbar, ritenuto uno dei
collettori di mazzette (era in carcere).
L'unico a restare ai domiciliari è l'imprenditore Daniele
D'Alfonso, in quanto gli è stata contestata l'aggravante
di aver favorito la 'ndrangheta - il clan dei Molluso - e
pertanto per lui la misura cautelare scadrà nel maggio 2020 (gli
arresti sono del 7 maggio scorso).
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