"I servizi segreti volevano avere
informazioni sullo stato dei lavori di Expo perché a loro
giudizio era un cantiere in grave ritardo". E' quanto ha detto
in aula nel processo in corso a Milano Antonio Rognoni, ex dg di
Ilspa, imputato per turbativa d'asta e corruzione in un filone,
l'unico andato a dibattimento, della vicenda che aveva al centro
la cosiddetta 'cupola degli appalti' di cui facevano parte anche
Gianstefano Frigerio e Primo Greganti.
Rognoni, durante l'interrogatorio in cui si è difeso,
rispondendo ad alcune domande del pm Eugenio Fusco, ha
raccontato che Frigerio "mi aveva fatto incontrare un capitano
dei servizi segreti, l'Aise, il quale mi aveva chiesto
informazioni sul reale avanzamento dei cantieri di Expo. Io
acconsentii perchè mi fu chiesto da un rappresentante delle
istituzioni". L'ex numero uno di Ilspa ha spiegato che "gli
incontri erano su base quindicinale" e che iniziarono
nell'estate 2013 e durarono fino "a tre giorni prima del mio
arresto", avvenuto il 17 marzo 2014.
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