Lo scenario è l'area archeologica
di Morgantina: dal 19 luglio al 7 agosto diventerà il palco di
una rassegna, BarbablùFest, che mette insieme teatro classico e
musica colta e popolare. Il cartellone, presentato al museo
Salinas, si riassume nella definizione scelta dagli ideatori,
Pietrangelo Buttafuoco e il regista Giuseppe Dipasquale: "Tutto
quello che la testa ci fa dire sul mito, teatro, musica e
altro". La testa potrebbe essere quella di Ade, trafugata
proprio a Morgantina, ritrovata al Getty Museum di Malibu e
restituita.
Al sito di Morgantina la produzione, a cura di Andrea Peria
Giaconia, si aggiungono anche come luoghi di spettacolo la villa
romana del Casale e piazza Duomo di Piazza Armerina. "Questa
combinazione di luoghi e di linguaggi teatrali e musicali - ha
detto l'assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà -
rappresenta il cuore della più profonda identità siciliana".
In linea con l'idea del "mito contaminato nel presente"
BarbablùFest si apre il 19 luglio, trentennale della strage di
via D'Amelio, con una rilettura attualizzata del mito di Medea
di Luciano Violante. La rappresentazione con la regia di
Giuseppe Dipasquale, sarà preceduta da una "Nota a margine" di
Giuseppe Sottile sulla figura di Boris Giuliano, "un perfetto
sconosciuto": il capo della squadra mobile di Palermo, ucciso
dalla mafia nel 1979, era originario di Piazza Armerina.
Dal 20 luglio il parco di Morgantina darà spazio ai momenti
musicali con Roy Paci, che presenterà otto suoi pezzi, e con
Mogol (Giulio Rapetti) che porterà il suo "Emozioni", un viaggio
tra le canzoni di Battisti e dello stesso Mogol tra aneddoti e
ricordi. Il 26 luglio il musicista Pippo Kaballà accompagnato
dal fisarmonicista Antonio Vasta, metterà in scena un viaggio
immaginario nella Sicilia della memoria con una contaminazione
di parole, brani e poesie di Leonardo Sciascia, Vincenzo
Consolo, Luigi Pirandello e Vitaliano Brancati. Il giorno dopo,
a Morgantina, Donatella Finocchiaro sarà la "Lupa" nel
centenario della morte di Giovanni Verga. Altra pagina tetatrale
il 29 luglio con "Lo straniero" di Camus. Seguiranno uno
spettacolo-concerto per voce, pianoforte e pupi e il 4 agosto
"Il lupo e la luna", un "cunto" affidato alla coppia formata da
Salvo Piparo e Lello Analfino nella trasposizione teatrale di
Valentino Picone. Poi uno spettacolo teatrale di Sergio Rubini e
Carla Cavalluzzi ("Ristrutturazione ovvero disavventure
casalinghe") e infine la chiusura della rassegna il 7 con un
concerto di Nicola Piovani il quale racconterà il senso di un
percorso musicale che lo ha portato ad affiancare De André,
Fellini, Luigi Magni e vari registi spagnoli, francesi e
olandesi.
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