Da domani inizia la tre giorni
dedicata al Kurdistan organizzata dal comitato "Palermo solidale
con il popolo curdo" e che vedrà il suo culmine lunedì con la
concessione della cittadinanza onoraria al leader curdo Abdullah
Öcalan che da oltre 17 anni è rinchiuso in regime di isolamento
in un carcere turco.
Il programma delle iniziative prevede per domani,
anniversario della strage di Piazza Fontana, un corteo regionale
con concentramento alle ore 16 in Piazza Verdi per dire NO alla
guerra e al terrorismo. Domenica alle 17 a palazzo Cefalà in via
Alloro 99 si svolgerà un'assemblea alla presenza di Ebru Gunay,
avvocato del team difensivo di Öcalan, e Ozlem Tanrikulu
(Congresso nazionale del Kurdistan). Infine lunedì
alle 14.30 nella sala consiliare di Palazzo delle Aquile in
piazza Pretoria si terrà la cerimonia di conferimento della
cittadinanza onoraria al leader curdo. Inoltre dalla mattina di
lunedì nell'atrio di Palazzo delle Aquile sarà visitabile la
mostra fotografica dal titolo: "Rojbas" - di Francesco Bellina.
''Abdullah Öcalan rappresenta uno dei cardini fondamentali per
la pacificazione di quell'aerea del medio Oriente. Il leader
curdo - dice Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di
Rifondazione Comunista Palermo - nonostante sia rinchiuso in
carcere ormai da 17 anni in regime di isolamento, ha dimostrato
di voler trasformare il conflitto armato in una lotta politica
per raggiungere una pace giusta e duratura di quell'area ed è
stato il fondatore del 'confederalismo democratico' un sistema
politico che prevede l'inclusione di tutti i gruppi etnici e
religiosi come assiri, arabi, siriaci e caldei cristiani nelle
amministrazioni cantonali che governano parte del Kurdistan''.
''Già l'anno scorso il Comune di Palermo - continua - concesse
la cittadinanza onoraria al leader palestinese Marwan Barghouti,
un altro uomo internazionalmente riconosciuto come colui che
potrebbe dare un contributo fondamentale per risolvere un altro
dei conflitti che infiamma il Medio Oriente ormai da troppo
tempo e anch'egli privato della libertà e rinchiuso in carcere
israeliano. Questi due cittadinanze onorarie, insieme al patto
di amicizia tra la città di Palermo e la città curda di Kobane,
insieme alle iniziate intraprese a favore di Gaza durante
l'ultimo attacco israeliano di un anno e mezzo fa, dimostrano la
sensibilità politica dell'amministrazione comunale verso i
popoli senza terra''.
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