L'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo è tra i centri clinici individuati per sperimentare il vaccino anticovid italiano.
L'Aoup è coinvolta - insieme ad altri 27 realtà ospedaliere (
26 in Italia e 1 in Germania) in quella che è la seconda fase
dello studio condotto sul vaccino GrAd-Cov.2 (meglio conosciuto
come ReiThera) dalla società biotecnologica italiana ReiThera in
collaborazione con l'Istituto "Spallanzani" di Roma.
Nella Fase 1 della sperimentazione, partita ad agosto 2020 e
terminata lo scorso gennaio, sono stati raccolti i dati
preliminari sulla sicurezza e l'immunogenicità del vaccino
sull'uomo. A novembre sono stati resi noti i primi risultati di
efficacia che hanno dimostrato non solo che il vaccino è stato
ben tollerato, ma che è stato immunogenico, ovvero l'organismo
in cui è stato inoculato ha prodotto sia anticorpi che linfociti
T.
La sperimentazione proseguirà ora con la Fase 2 e 3, per
verificare in modo più avanzato quali sono le risposte al
vaccino da parte di soggetti volontari. I centri qualificati
idonei a portare avanti lo studio devono possedere una serie di
requisiti tecnologici, logistici e clinico-sanitari. I risultati
registrati da ciascuna struttura saranno successivamente
raccolti ed elaborati a livello centrale: l'obiettivo è produrre
in tempi brevi il primo vaccino anti-Covid made in Italy.
Referente per la sperimentazione del nuovo vaccino presso l'
AOUP "P. Giaccone" di Palermo" è il Professor Antonio Cascio,
Direttore della UOC di Malattie Infettive e Tropicali.
"Diversamente dai vaccini Pfizer e Moderna - spiega Cascio -
che si basano su una tecnologia a mRNA, il Reithera, come i
vaccini AstraZeneca, Johnson & Johnson e Sputnik, si basa su una
piattaforma vaccinale del "vettore virale" (Adenovirus
modificato per renderlo non in grado di replicarsi), che
contiene l'informazione genetica per produrre la proteina spike
del Sars-cov-2. Lo studio -prosegue l'infettivologo - prevede
l'arruolamento di soggetti volontari di entrambi i sessi e di
età superiore ai 18 anni (anche anziani) che presentino queste
condizioni: non aver contratto in precedenza un'infezione da
SARS-CoV-2 confermata da test molecolare; avere condizioni
cliniche stabili; assenze di malattie gravi e/o incontrollate;
non essere in gravidanza (confermata con test positivo) o in
allattamento". L'impegno per chi sceglierà di diventare un
volontario si traduce in un controllo iniziale per valutare lo
stato di salute e, se idoneo, in successive 7 visite a distanza
di tempo per monitorare gli anticorpi. I volontari dovranno
effettuare la ricerca di SARS-CoV-2 con tampone naso-faringeo
molecolare prima delle somministrazioni e saranno sottoposti a
stretto monitoraggio clinico e sierologico, nonché a contatti
telefonici settimanali. Nei due giorni (1 e 22) in cui sarà
inoculato il vaccino verrà richiesto di restare in osservazione
presso il centro clinico per almeno 30 minuti.
Per ricevere ulteriori informazioni le persone interessate ad
aderire allo studio possono telefonare al numero 091 6554013
attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 11, oppure
inviare una e-mail all'indirizzo mivaccinocolreithera@gmail.com
Riproduzione riservata © Copyright ANSA