Seconda sconfitta di fila per il
Palermo. Dopo il ko casalingo con il Sudtirol, arriva lo stop
con il Cesena. I rosa scivolano al settimo posto, staccati dal
Catanzaro che ha pareggiato con la Samp e i romagnoli si
avvicinano alla squadra di Dionisi, a una sola lunghezza. Si
tratta dell'ennesima sconfitta e dell'ennesima prestazione
incolore di una squadra che talvolta maschera i problemi, ma non
questa volta.
Il primo tempo è a lungo privo di emozioni. La gara si accende
negli ultimi dieci minuti. Al 37' i romagnoli passano in
vantaggio sugli sviluppi di un corner. Prestia, ex rosanero,
spizza, e Calò mette la sfera alle spalle di Audero.
Il risveglio per il Palermo è brusco, si innesca una reazione
negli ospiti, che prima colpiscono un palo con Le Douaron, poi
nel recupero hanno la possibilità di calciare un rigore, per un
tocco di mano di Celia in area. Pohjanpalo non lo realizza, il
portiere Klinsmann devia. Poco prima dell'intervallo Pierozzi
realizza l'1-1 su cross di Ranocchia.
Nel secondo tempo l'equilibrio appena ristabilito si spezza
subito. Il Cesena firma il 2-1 con l'ex rosanero Saric, anche se
è decisiva una deviazione di Magnani. Dalla panchina Dionisi
decide una tripla sostituzione: escono Le Douaron, Verre e Lund,
entrano Brunori, Segre e Di Francesco. Brunori dialoga subito
con Pohjanpalo, che sfiora il 2-2. Ma i padroni di casa sono
tutt'altro che arrendevoli e si fanno sentire in avanti con Calò
e Shpendi. Il forcing finale del Palermo si trasforma in una
rovesciata velleitaria di Insigne e in una conclusione fuori
misura di Di Francesco. Pohjanpalo va giù in area e c'è qualche
protesta, ma l'arbitro non fischia nulla.
Nel recupero punizione di Brunori deviata da Klinsmann in
calcio d'angolo. L'ultima tentativo di accendere la luce in un
pomeriggio buio per il Palermo.
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