E' stato firmato oggi pomeriggio,
presso la sede della Fondazione Falcone di Palazzo Jung, a
Palermo, un accordo pilota che vede coinvolta la stessa
Fondazione, l'amministrazione penitenziaria, il Comune di
Palermo ed il ministero della Giustizia, per l'impiego dei
detenuti provenienti dalla casa di reclusione Ucciardone ad
attività socialmente utili all'interno del Museo del presente.
Il progetto avrà inizio domani ed un gruppo di detenuti si
occuperà della manutenzione del verde all'interno della
struttura e della cura del museo.
"La Fondazione - spiega Maria Falcone, presidente della
Fondazione Falcone - è un'organizzazione che porta avanti i
valori della democrazia e cerca di far sì, come ci ha insegnato
Beccaria, che il carcere possa essere un momento di recupero.
Queste forme di partecipazione, da parte di quei detenuti che
sono in grado di poterlo fare, è importante per riconoscere da
parte loro l'importanza della vita sociale".
"Questo spazio è dedicato al presente e in questo bisogna
immaginare di costruire un futuro basato sulla bellezza e sulla
cultura della memoria e bisogna farlo attraverso l'impegno -
spiega Alessandro De Lisi, curatore della Fondazione Falcone -
lavorare con i detenuti e le detenute significa oggi costruire
un modello sociale basato sulla consapevolezza che c'è sempre
una terza via per coloro che hanno sbagliato".
"L'Ucciardone - sottolinea Fabio Prestopino, direttore della
casa di reclusione Ucciardone di Palermo - vuole essere parte
integrante della comunità palermitana e lo diviene anche in
questo modo. Ci saranno dei detenuti che ammessi ai lavori di
pubblica utilità collaboreranno alla manutenzione di questo
bene".
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