"Ha scelto uno strada sbagliata
per commemorare suo fratello". Lo dice, in un'intervista al sito
Diecimedia, Salvatore Borsellino, fratello di Paolo il
magistrato ucciso nella strage di via D'Amelio il 19 luglio
1992, riferendosi a Maria Falcone, sorella di Giovanni.
"Dopo aver contestato Lagalla per non aver rinnegato
l'appoggio di Dell'Utri e Cuffaro, l'anno scorso lo chiamò sul
palco per la manifestazione del 23 maggio - aggiunge - La stessa
in cui sono stati manganellati quei giovani per non permettere
loro di arrivare sul palco dove c'era anche Lagalla. Adesso,
invece, ha aderito a una manifestazione dell'Agenzia della
Gioventù al museo del Presente dove sono stati buttati centinaia
di migliaia di euro. Maria Falcone segue un'altra strada per la
memoria. C'è chi l'antimafia la interpreta in maniera diversa da
me. Io i fondi li ho sempre rifiutati".
"Ricordo quello che ha insegnato Giovanni Falcone: per seguire
la corruzione bisogna seguire i soldi - prosegue - Forse per
giustificare certe cose bisogna seguire i fondi. Siccome ci sono
delle società come questa agenzia per le gioventù che assegna
fondi alle associazioni antimafia capisco perchè Maria Falcone
aderisce. C'è gente che l'antimafia la prende in maniera
diversa. Per esempio Tina Montinaro che distribuisce a pagamento
i braccialetti con il contachilometri della macchina in cui è
morto suo marito nella strage di Capaci. E' una maniera diversa
di interpretare l'antimafia. Io i fondi li ho sempre rifiutati e
per questo posso parlare liberamente".
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