Legambiente si oppone all'attività
di kite-surf nella laguna della riserva naturale "Isole dello
Stagnone" di Marsala. "Il kite surf - afferma l'associazione
ambientalista in una nota - nello Stagnone non si può fare! E
questa volta non siamo noi a dirlo, ma il Ministero
dell'Ambiente e la Regione siciliana. Il direttore generale del
Ministero dell'ambiente, infatti, con la circolare del 29 aprile
scorso avente ad oggetto: svolgimento di eventi turistici,
sportivi, musicali e similari con possibili effetti sui siti
della rete Natura 2000, ricorda alla nostra Regione che queste
attività non si possono svolgere senza che siano state espletate
le procedure di Valutazione di incidenza previste dalla
direttiva 92/43 Cee Habitat".
E' necessario, insomma, stabilire che una determinata
attività, in una zona protetta, non arreca danni ai delicati
equilibri di quell'habitat. Da alcuni anni, sono migliaia gli
appassionati di kite-surf che da vari Paesi europei arrivano per
allenarsi e gareggiare nel mare di fronte il litorale nord di
Marsala. E per questo, lungo la costa sono state realizzate
numerose strutture ricettive, con notevole ricaduta economica
per un territorio che fino ad un decennio addietro viveva solo
di viticoltura.
"La Regione siciliana - continua la nota di Legambiente - ha
pertanto inviato ai Comuni, alle ex Provincie, agli Enti gestori
dei siti protetti, e alle forze dell'ordine, direttive precise
perché gli eventi in questione non si autorizzino senza avere
preventivamente valutato tutti i danni che potrebbero derivare
alla fauna e alla flora ricadenti nella rete Natura 2000 di cui
lo Stagnone fa parte. Ci aspettiamo, pertanto, se il rispetto
della legge ha ancora un senso in questo territorio, che il
Comune di Marsala e l'Ente gestore della riserva Stagnone (ex
Provincia di Trapani, ndr), revochino le loro rispettive
autorizzazioni rilasciate per lo svolgimento dei campionati di
Kitesurf in programma nei prossimi giorni".
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