Eros e Thanatos, motore creativo
di gran parte del repertorio lirico, è anche quest'anno il tema
che caratterizza il programma 2024-2025 del Teatro Massimo di
Palermo. A presentare stamane la stagione il sindaco di Palermo
e presidente della Fondazione, Roberto Lagalla, e il
sovrintendente e direttore artistico, Marco Betta.
Quest'anno Eros e Thanatos troveranno nuove declinazioni a
partire dall'opera inaugurale Le Grand Macabre di György Ligeti,
che il 24 novembre inaugura la stagione, dove la morte incombe
fin dal titolo e il sesso invade ogni scena; per poi ritornare
con l'Otello di Verdi e l'erotismo dell'ultimo bacio a
Desdemona. Ma anche nel Faust di Gounod, alla ricerca di vita ed
amore eterni contrapposti a morte e dannazione; nell'Elisir
d'amore di Donizetti con riferimento alla storia di Tristano e
Isotta; e in due delle più grandi e scandalose composizioni di
inizio Novecento, entrambe legate a un erotismo che si spinge
nella morte, come Salome di Strauss e Le sacre du printemps di
Stravinsky. L'uso spregiudicato di amore e morte per raggiungere
il potere sarà al centro anche di un testo attualissimo come è
quello del libretto di Mitridate Eupatore di Alessandro
Scarlatti, proposto in occasione dei 300 anni dalla morte del
grande compositore palermitano; mentre non la morte, ma un sonno
talmente profondo da essere altrettanto pericoloso si trova
nella Sonnambula di Bellini; infine anche negli spettacoli di
balletto troviamo una vita congelata in un pupazzo di legno e
liberata dall'amore (Schiaccianoci), un amore che rischia di
portare alla distruzione (Anna) e un amore che sopravvive oltre
la morte e riesce a salvare l'amato (Giselle).
"La nuova stagione del Teatro Massimo - dice il
sovrintendente e direttore artistico Marco Betta - è concepita
come un affresco, un grande specchio che riflette il nostro
tempo attraverso la grande tradizione dell'opera, della danza e
della musica, un arcipelago d'arte che racconta le visioni e le
emozioni del teatro che si può sognare e immaginare oggi. Una
stagione in linea con la grande identità e la vocazione
internazionale del Teatro Massimo di Palermo. Ringrazio il
presidente, Roberto Lagalla sempre vicino al Teatro con passione
e cura, il Comune di Palermo, il Ministero della Cultura e la
Regione Siciliana che garantiscono il loro impegno e il loro
sostegno all'istituzione. Un grazie riconoscente al pubblico che
non ha mai smesso di credere ai valori profondi che il Teatro
Massimo esprime".
"La stagione del Teatro Massimo - afferma il sindaco e
presidente della Fondazione, Roberto Lagalla - prosegue una
narrazione nel solco delle precedenti, come se ci fosse un filo
conduttore che non si spezza, e di questo ringrazio il
sovrintendente e la sua squadra di collaboratori che hanno
pensato a questa nuova stagione, e le maestranze del Teatro. Ma
ringrazio anche il Ministero della Cultura e la Regione che non
hanno mai fatto mancare il loro continuo sostegno. L'augurio, e
di questo sono sicuro, è che a ripetersi saranno soprattutto i
successi di pubblico che il Teatro Massimo ha fatto registrare
nell'ultimo biennio".
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