Diverse associazioni, imprenditori e
cittadini si sono incontrati al porto di Lipari per testimoniare
"tutto il proprio dissenso e la propria frustrazione per le
continue carenze al sistema dei collegamenti marittimi. La
goccia che fa traboccare il vaso è il blocco della motonave
Nerea, ferma in porto da ormai 10 giorni dopo l'incidente che
aveva colpito un marittimo per lo spezzamento di una cima". Lo
afferma in una nota il presidente di Federalberghi Eolie,
Christian Del Bono, spiegando che attualmente le motonavi ferme
(con la Nerea) sono quattro.
"Pur nel rispetto del lavoro della magistratura e degli
inquirenti, non si ritiene accettabile che possa perdurare
un'incresciosa assenza di notizie e di comunicati, da parte
della compagnia e dalla Regione Siciliana, e che il mezzo non
sia ancora stato sostituito. È stato rimarcato come il fermo del
mezzo, su una tratta essenziale, stia ulteriormente indebolendo
la mobilità e la continuità territoriale degli isolani e creando
pesanti ripercussioni sulle locali capacità di
approvvigionamento. Le isole continuano, inoltre, ad essere
pesantemente penalizzate per il doppio (giugno 2022 e dicembre
2023) e scellerato aumento tariffario che grava ancora sui
collegamenti marittimi gestiti in convenzione statale. Un
aumento che ha fatto lievitare le tariffe di circa il 56%, con
il conseguente incremento dei costi di tutti i beni e servizi e,
oltre agli aggravi sulla comunità locale, la perdita di
competitività della destinazione turistica. Nel corso
dell'incontro, si è registrata anche la presenza del sindaco di
Lipari, Riccardo Gullo, che ha solidarizzato e ringraziato i
presenti, evidenziando le grandi difficoltà in cui anche i
sindaci isolani si muovono, sempre in attesa che venga convocato
il tavolo tecnico regionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA