La statua in marmo di Diana
cacciatrice che abbelliva uno dei viali del Real Parco della
Favorita di Palermo, istituito come riserva di caccia dai
sovrani borbonici nel 1799, trova casa all'interno del Museo
archeologico regionale Antonino Salinas, dove sarà restaurata e
custodita.
L'opera è stata presenta al pubblico questa mattina nella sede
del Salinas.
Presenti l'assessore regionale ai Beni culturali,
Francesco Paolo Scarpinato, il direttore del museo Caterina
Greco, il comandante militare dell'esercito in Sicilia, generale
di divisione Maurizio Scardino, e il capitano di vascello
Tiziano Garrapa, in rappresentanza del comandante marittimo
Sicilia contrammiraglio Andrea Cottini.
L'opera, su segnalazione del Comune di Palermo, fu identificata
nel 2003 dal Comando tutela patrimonio culturale dei carabinieri
di Palermo all'interno dell'area ex depositi combustibili della
Marina militare.
Sin da allora si constatò la necessità di
trasferirla al Museo Salinas per preservarne la conservazione e
garantirne la tutela.
Tuttavia, solo dalla fine del 2022 si è attivata una proficua
sinergia tra il Salinas, il comando marittimo Sicilia, la
Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo, il
comando esercito Sicilia e l'associazione Rangers d'Italia (ente
gestore della riserva naturale orientata di Monte Pellegrino).
Questa collaborazione, con l'impegno dell'assessorato regionale
dei Beni culturali e dell'identità siciliana che ha stanziato le
somme per effettuare il trasporto al museo, ha determinato la
cessione gratuita dell'opera al Salinas da parte del ministero
della Difesa.
"Il recupero della statua di Diana cacciatrice - afferma
l'assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo
Scarpinato - rappresenta un felice momento di cooperazione tra
varie istituzioni".
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