L'auditorium
dell'istituto per sovrintendenti della polizia di Stato "Rolando
Lanari" di Spoleto, che quest'anno celebra i 25 anni di
attività, è stato intitolato al primo dirigente Antonino Cassarà
e all'assistente Roberto Antiochia, medaglie d'oro al Valor
civile, uccisi a Palermo in un agguato mafioso il 6 agosto 1985.
La struttura è stata recentemente oggetto di importanti
lavori di riammodernamento.
Alla cerimonia hanno preso parte il sottosegretario Emanuele
Prisco, il direttore centrale Anticrimine, Alessandro Giuliano,
quello dell'ispettorato Scuole, Tiziana Terribile, il prefetto
di Terni, Giovanni Bruno, il questore di Perugia Fausto
Lamparelli e quello di Terni Bruno Failla. I familiari di
Cassarà e Antiochia hanno seguito la cerimonia in video
collegamento.
La direttrice dell'istituto, Maria Teresa Panone, ha
ricordato "l'importanza di avere, all'interno dell'Istituto,
degli esempi lucenti come Ninni Cassarà e Roberto Antiochia,
modelli a cui ispirarsi".
Alessandro Giuliano ha raccontato agli allievi la situazione
storica a Palermo in quegli anni difficili e il ruolo di Ninni
Cassarà "anima del più esposto ufficio investigativo italiano" e
Roberto Antiochia che "nonostante fosse stato trasferito da
poco, si mise in ferie per aiutare il collega e sostenere la sua
sicurezza", spiegando come il ricordo di questi fatti e di
questi uomini sia fondamentale per "guardare al futuro, senza
dimenticare da dove veniamo e come siamo arrivati qui".
Anche il questore Lamparelli ha sottolineato come
l'intitolazione dell'auditorium rappresenti simbolicamente un
"mattone contro la mafia" ed ha ricordato il sacrificio dei
colleghi Cassarà e Antiochia che hanno perso la vita "non perché
erano poliziotti, ma perché erano bravi poliziotti, un esempio
ed un modello".
Il sottosegretario Prisco che ha ribadito l'importanza "della
scelta di dedicare l'auditorium alle vittime di una guerra
terribile, non solo per la memoria, giusta e dovuta che la
Nazione riconosce a chi ha dato la propria vita per lo Stato, ma
anche per l'esempio che costituisce la forma più forte di
formazione che si può dare alle nuove generazioni".
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