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"Il linguaggio del fuoco", la mostra di Boghossian a Palermo

"Il linguaggio del fuoco", la mostra di Boghossian a Palermo

A Villa Zito fino al 9 ottobre la personale dell'artista armeno

PALERMO, 21 luglio 2023, 19:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il linguaggio del fuoco.
    Immaginario fiammeggiante", questo il titolo della personale dell'armeno Jean Boghossian, inaugurata oggi pomeriggio a Villa Zito. In mostra oltre cento opere recenti dell'artista dislocate in varie sedi espositive: nelle sezioni archeologica e filatelica del Palazzo Branciforte, alla Biblioteca comunale per la parte dedicata ai libri e nella Chiesa di San Crispino e Crispiniano per le sculture in ceramica.
    Nel suo lavoro Boghossian, nato ad Aleppo da famiglia armena scampata al genocidio, che oggi vive e lavora fra Beirut e Bruxelles, usa il fuoco per creare un personale linguaggio espressivo. Non è certamente il primo a usare questo mezzo, ma sicuramente se ne serve per conferire una particolare aura poetica alla sua ricerca: grandi superfici informali a tecnica mista, acquarelli, pagine di libri che la combustione e il fumo unite all'utilizzo dei pigmenti completano, dando vita a un universo immaginario ricco di preziosi frammenti di vissuto. Il dato più interessante della produzione di Boghossian, che ha al suo attivo numerose mostre importanti e la partecipazione alla Biennale 2017 in rappresentanza dell'Armenia, è la curiosità per i materiali e per le forme che rielabora secondo personali processi di trasformazioni alchemiche.
    A palazzo Branciforte sono esposte ceramiche intarsiate con conchiglie e semipreziosi; alla Biblioteca comunale "Les eventails" e i "Livres brûlés", forme e libri di carta rielaborati con la fiamma posti accanto a una serie di disegni a base di inchiostri e fumo su carta fotografica; nella Chiesa attigua fantastici assemblage di ceramica, che evocano le wunderkammer e richiamano l'attività giovanile dell'artista nell'ambito della decorazione del corpo e dei gioielli.
    Completano questa ampia personale le bandiere dipinte su tela nel 2023.
    A cura di Bruno Corà, il progetto espositivo, promosso ed organizzato dalla Fondazione Sebastiano Tusa, è realizzato con il sostegno della Città di Palermo, in collaborazione con Fondazione Sicilia. La mostra potrà essere visitata fino al 9 ottobre.
   

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