"Mi dispiace come negli ultimi
anni, sempre di più, venga sottolineato come la famiglia sia
divisa. Siamo la classica famiglia siciliana, sfido chiunque a
dire di andare sempre d'accordo anche con la propria sorella o
il proprio fratello, con i propri genitori e con i propri
parenti. E' normale che ognuno di noi abbia idee diverse, quindi
non mi piace che venga sfruttata questa cosa a livello
mediatico. Sulle commemorazioni, nella nostra famiglia c'è stato
sempre confronto e mai scontro". A dirlo è Chiara Corrao, 25
anni, nipote di Rita Borsellino, che oggi, in occasione delle
celebrazioni del 31/mo anniversario della strage di via
D'Amelio, è impegnata coi bambini per l'iniziativa "Coloriamo
via D'Amelio", organizzata dal Centro Studi Paolo e Rita
Borsellino.
"Sono una bambina cresciuta qua in via D'Amelio. Sono nata
sei anni dopo la strage - aggiunge Chiara che vive a Milano dove
fa l'istruttrice di nuoto e lavora in palestra, dopo aver
conseguito la laurea in Scienze motorie - e questa strada deve
ricordare la vita e non la morte. I bambini devono illuminare
via D'Amelio e anche io sono il frutto di quel futuro di cui si
parla sempre. Siamo qua per dare speranza". E poi Chiara ricorda
che "ogni anno, di sera, il 19 luglio è stato sempre festeggiato
il compleanno di zia Adele, sorella di zio Paolo, zio Totò e
nonna Rita, che compiva gli anni lo stesso giorno della strage.
Ricordo che è sempre stata una festa di famiglia in cui ci siamo
ritrovati la sera sempre a casa per tracciare un bilancio delle
commemorazioni. Quest'anno sarà la prima volta che a causa
dell'ondata di caldo saremo fuori".
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