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Il Massimo porta Traviata ai Danisinni

Il Massimo porta Traviata ai Danisinni

Venerdì 7 luglio il coro con gli abitanti dei rioni di periferia

PALERMO, 05 luglio 2023, 17:49

Redazione ANSA

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Il Massimo porta la Traviata ai Danisinni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Massimo porta la Traviata ai Danisinni - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Massimo porta la Traviata ai Danisinni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Teatro Massimo di Palermo va in trasferta e porta la musica a Danisinni, quartiere dimenticato dallo Stato e dalle Istituzioni, ma non dal teatro che per la terza volta compie l'audace esperimento di coinvolgere gli abitanti del quartiere nella produzione quest'anno di una "Traviata short", venerdì 7 luglio alle 21,15, durata appena 50 minuti. Protagonista il coro composto dai cittadini di Danisinni, Sperone e Zen.
    E' un'operazione difficile, ma la collaborazione dei quartieri è entusiasta, con la guida di Fra Mauro che in quella campagna incolta ha realizzato l'impossibile: orto, alberi da frutta, cavalli, muli, pecorelle, capre per una sufficienza alimentare impressionante. Il valore dello spettacolo è altamente sociale. Manlio Messina da molti mesi lavora con il coro amatoriale, "60 persone dagli 8 ai 75 anni - racconta il maestro - insegno loro a cantare senza farsi male, e con il duro lavoro si sono messi a servizio della comunità e sono diventati un esempio. Poi se vogliono continuare a collaborare con il Teatro dico loro che devono andare a scuola e se solo una parte di loro va al liceo, abbiamo vinto". Il soprintendente Marco Betta segue ogni fase della lavorazione, guarda il teatrino, un piccolissimo teatro Massimo, realizzato da Stefano Canzoneri, con dei cubi girevoli, e sullo sfondo un murales mozzafiato, il Cristo di Danisinni un bambino con i piedi legati, la corona in testa e un agnello tra le braccia. "Una delle destinazioni possibili dell'arte - commenta - è forse quella di liberare dalle condanne. Il Cristo bambino di Danisinni è un simbolo drammatico tanto quanto reale. Il nostro compito è quello di combattere per liberarci dalla violenza e dall'indifferenza". La regia è affidata a Marco Canzoneri che ha scelto di avere un solo soprano: Federica Maggi, Violetta che interagisce con il coro dei tre quartieri, supportato dalla Cantoria del Massimo diretta da Salvatore Punturo e Giuseppe Ricotta. "Abbiamo riscritto la drammaturgia di Traviata - spiega il regista - lo sfondo non è più Parigi, ma Danisinni. Violetta è morta, ricorre l'anniversario e gli abitanti hanno creato un'edicola votiva e fanno festa, non sveliamo troppo".
   

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