"Siamo contenti, il nostro urlo di
richiesta di giustizia è stato accolto e siamo fiduciosi per il
futuro dell'inchiesta perché ci sono gli elementi per un
processo: le foto di Enrico parlano da solo, è stato massacrato
non può essere morto per infarto. Ho avuto fiducia e continuo ad
averla nella magistratura, e sono sicuro che avremo giustizia.
Voglio ringraziare le associazioni che da subito ci hanno
creduto e che ci hanno sostenuto con forza e determinazione".
Così Alessandra Galeani, ex moglie di Enrico Lombardo, sulla
decisione della Cassazione che ha trasmesso gli atti sulla morte
dell'uomo al tribunale di Messina dove il giudice monocratico
dovrà fissare un'udienza nella quale si discuterà della seconda
richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura e accolta dal
gip.
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