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Saggio gesuita Spadaro diventa film Scorsese su Gesù

Saggio gesuita Spadaro diventa film Scorsese su Gesù

Direttore de La Civiltà Cattolica racconta sfida cinematografica

PALERMO, 20 giugno 2023, 11:45

Redazione ANSA

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I Vangeli sono scritti come una sceneggiatura, leggerli non basta se lo sguardo non diventa cinematografico. Usare l'immaginazione, immergersi nella scena è il consiglio di Sant'Ignazio che tutti i Gesuiti apprendono da subito. Il direttore de "La Civiltà Cattolica", Antonio Spadaro è un gesuita, ma anche un giornalista e uno scrittore. Il suo libro più recente, "Una Trama divina- Gesù in controcampo" svela un incedere e un retroscena cinematografico.
    Ma come è nato il saggio? "Marco Travaglio mi aveva più volte invitato a scrivere per Il Fatto un commento al Vangelo della domenica - spiega l'autore -. Io inizialmente avevo rifiutato, poi però la sfida di raggiungere un pubblico che forse non ha consuetudine con le Sacre Scritture mi è parsa opportuna. Sono 50 sequenze, scene in cui Gesù è protagonista. Vederlo in controcampo significa guardarlo da tutte le posizioni, in campo e fuori. Entrare nella scena ed esserci dentro, osservare, ascoltare, essere lì, presenti. E' allora che si entra in autentica relazione con Gesù che è sempre sorprendente, sempre contro le consuetudini, non si conforma mai a regole superflue o dettate solo dalla tradizione". Ed ecco che entra in campo il cinema. "Il libro ha una prefazione di Papa Francesco, così fresca e entusiasta che la inviai a Martin Scorsese, regista che conosco da molti anni e che sempre si interessa dei temi che riguardano la Fede - racconta Spadaro - . Il Papa diceva agli artisti: "Fateci vedere Gesù". Letta la prefazione, mi ha scritto dicendo "Io mi sento personalmente interpellato dal Papa, devo tentare di rispondere col mio mestiere". Passarono pochi mesi e la prima sceneggiatura di quello che diventerà un film su "Gesù" "Scorsese me l'ha inviata. Ma poi è venuto a Roma con una seconda sceneggiatura e mi ha assicurato che il lavoro va avanti. Questo grande regista che ha già avvicinato la spiritualità ignaziana con "Silence", è un uomo profondamente libero, ha superato gli 80 anni e mi ha confessato che fin da ragazzo era alla ricerca di Gesù. Oggi è all'opera per confrontarsi col personaggio più alto di tutta la Storia."
   

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