Il ministro dell'Interno Matteo
Piantedosi, Tina Montinaro, vedova dell'agente della polizia di
Stato Antonio morto nella strage di Capaci, e il sindaco di
Castelvetrano Enzo Alfano hanno scoperto la teca contenente la
'Quarto Savona 15', i resti dell'auto di scorta della strage di
Capaci. La bandiera tricolore che copriva la teca è stata
sollevata dopo che la banda cittadina ha intonato l'inno
nazionale e il 'silenzio'. E' seguito un lungo applauso. La teca
rimarrà esposta sino a giovedì.
"In questa piazza ci sono persone che hanno detto platealmente
no alla mafia, ancora prima che venisse arrestato il boss Matteo
Messina Denaro. La loro testimonianza deve servirci da stimolo
affinché ognuno di noi continui a fare la nostra parte" ha detto
il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano davanti al ministro
dell'Interno Matteo Piantedosi. In piazza tra i testimoni
presenti c'è Giuseppe Cimarosa, figlio del dichiarante Lorenzo e
parente del boss Matteo Messina Denaro. Cimarosa ha avuto parole
di disprezzo per il mafioso.
"Lo Stato ha dimostrato che, seppur con mille contraddizioni,
alla fine c'è e ha risposto. E questo devono saperlo i tanti che
hanno consentito la latitanza di Messina Denaro e che si
infiltrassero nella nostra vita. Facciamo riferimento a quella
borghesia mafiosa che oggi non fa sonni tranquilli. L'ora
arriverà anche per loro" ha detto Antonello Cracolici,
presidente della Commissione regionale antimafia oggi a
Castelvetrano.
"Lo abbiamo arrestato. Lo Stato c'è e vince sempre" ha detto
Tina Montinaro, vedova dell'agente Antonio morto nella strage di
Capaci nel1992. "Si vuole fare passare il criminale come
romantico e, invece, dovete sapere che è un criminale - ha
aggiunto - Ricordiamo che la lotta alla mafia è iniziata da
tanto tempo e molti poliziotti hanno fatto il loro dovere,
facendo giuramento ma non come quello che fanno i mafiosi".
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